Le bastonate di Lavitola
Niccolò Ghedini ha testimoniato a Napoli in qualità di teste sul presunto ricatto di Gianpaolo Tarantini nei confronti di Silvio Berlusconi. Durante l’interrogatorio, l’avvocato del PresdelCons ha riferito che Lavitola lo minacciò di prenderlo a bastanate dopo che aveva espresso il suo parere negativo rispetto alla candidatura dell’ex direttore dell’Avanti alle elezioni.
«Io avevo consigliato, sia io sia il dottor Letta in maniera ancor più vivace di me, il presidente Berlusconi di non frequentare questo signor Lavitola, che sarà una persona simpaticissima, piacevolissima, ma che non ci entusiasmava per ciò che veniva prospettato. E il presidente Berlusconi, che è uomo così generoso, generoso di sé, dopo che il signor Lavitola non fu messo nelle liste elettorali, gli spiegò che ciò era dovuto anche al fatto che sia io sia il dottor Letta avevamo dato un nettissimo parere negativo. Ciò provocò in lui una reazione non particolarmente piacevole, tanto che andò in ufficio dal presidente e, parlando con Marinella [Brambilla, segretaria del premier, ndr], e dicendo e facendo delle minacce di tipo fisico; io posso mai frequentare uno come Lavitola che mi viene a fare minacce a me di tipo fisico? […] Io mi sono limitato a esprimere un parere e adesso dice di volermi bastonare fisicamente, tant’è che se lo domandate a Marinella se lo ricorda perfettamente questo episodio».