Il terremoto in Sikkim
Un sisma di magnitudo 6,8 ha colpito la zona al confine tra India e Nepal, finora si ha notizia di 16 persone uccise
Aggiornamento delle 20,50: i morti accertati finora sono diventati sedici.
Aggiornamento delle 18:40
A Kathmandu, la capitale del Nepal, il terremoto ha fatto crollare l’edificio che ospita l’ambasciata britannica, uccidendo tre persone.
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Dieci persone sono morte finora in seguito a un terremoto di magnitudo 6,8 che ha colpito l’India settentrionale e il Nepal: quattro persone sono morte nello stato di Sikkim, e cinque persone in Nepal. Un’altra persona è morta durante la fuga dopo la scossa, nello stato di Bihar. Almeno 33 persone sono rimaste ferite.
Molto probabilmente il numero dei morti aumenterà quando arriveranno i resoconti dei villaggi più isolati del Sikkim. Le comunicazioni nella zona sono ancora molto complesse: vari edifici sono rimasti danneggiati e senza corrente e molte strade sono rimaste bloccate, soprattutto nelle zone settentrionali del Sikkim. Al momento sono in corso le operazioni di soccorso. Il primo ministro indiano Manmohan Singh ha già parlato con il primo ministro del Sikkim per offrirgli aiuto.
Il terremoto si è verificato oggi, domenica 18 settembre, alle 18:10 ora locale. L’epicentro del terremoto si trova a 64 chilometri dalla città di Gangtok, nel Sikkim, dove si sono verificati i danni maggiori, e a circa 130 chilometri da Namche Bazar, in Nepal. Deboli scosse sono state avvertite anche a Delhi e in altre zone dell’India settentrionale come l’Uttar Pradesh e il Bengala occidentale, oltre che in alcune zone del Nepal e del Bangladesh. Circa 20 minuti dopo la prima scossa si sono verificate delle scosse di assestamento di magnitudo 6,1 e 5,3.
Foto: AP Photo/Niranjan Shrestha