Le cose peggiorano in Pakistan
Ai morti delle alluvioni si sommano i rischi di malaria e le centinaia di migliaia di persone senza casa e da soccorrere
Sono gravissime le condizioni delle zone meridionali del Pakistan colpite dalle alluvioni delle settimane scorse, un anno esatto dopo quelle ancora più catastrofiche del 2010. I morti risultano essere almeno 230, soprattutto nella provincia di Sindh, ma si stima che 800 mila persone siano senza casa e solo 300 mila siano state accolte in rifugi provvisori. Enormi superfici agricole sono allagate e inutilizzabili, e alle violenza dell’acqua si sommano adesso il rischio di peggioramento delle condizioni di povertà e quello della malaria. L’ONU distribuisce cibo e medicinali e i militari pakistani cercano di soccorrere le persone rimaste bloccate dalle inondazioni, ma le prospettive di miglioramento delle condizioni generali appaiono ancora lontane. Il primo ministro ha annullato un viaggio a New York per una riunione delle Nazioni Unite.