I Giochi delle minoranze in Cina
Le foto della manifestazione sportiva che mette insieme i gruppi etnici del paese, dalla corsa sul bambù alla camminata sullo spadone
In Cina è in corso la nona edizione dei Giochi nazionali tradizionali delle minoranze etniche del paese. I Giochi si sono svolti per la prima volta nel 1953 nella città di Tianjin, che si trova nel nord della Cina, ed erano il primo evento multi-sportivo della nazione. Dopo una pausa di 29 anni sono stati organizzati di nuovo nel 1982 a Hohhot nella Mongolia interna e dal 1991 si sono svolti regolarmente ogni quattro anni. Quest’anno sono stati organizzati a Guiyang, nella provincia sud-orientale di Guizhou, una città che ospita 17 minoranze etniche oltre all’etnia dominante Han.
I Giochi, che sono iniziati il 10 settembre e si concluderanno il 18, prevedono 16 gare sportive premiate con una medaglia e 188 esibizioni. Nel tempo i Giochi sono diventati sempre più importanti e frequentati: alla prima edizione infatti avevano partecipato 395 atleti di 13 gruppi etnici che gareggiavano in cinque gare e tre spettacoli. A questa edizione partecipano più di 6.700 atleti appartenenti a tutti i 55 gruppi etnici minoritari nel paese, che rappresentano quasi il 9 per cento della popolazione cinese.
I Giochi sono una sorta di grande carnevale multietnico e sono considerati una dimostrazione di unità nazionale della Cina: in un paese che dalla Rivoluzione culturale di Mao si è dato molto da fare per restringere gli spazi delle proprie minoranze, cancellando anche con la violenza secoli di storia e cultura locale, i Giochi rappresentano una rara, se non unica, occasione di promuovere la reciproca conoscenza delle minoranze del paese. Oltre alle gare e agli spettacoli vengono organizzati altri momenti per favorire l’integrazione: giovedì per esempio le gare sono state sospese ed è stata organizzata un’enorme festa a cui hanno partecipato atleti, spettatori, organizzatori dei Giochi, delegati di province e municipalità cinesi e oltre 16.000 artisti che hanno ballato, cantato e suonato sul palco centrale.
Molti degli sport derivano da attività quotidiane, come la gara di corsa sui trampoli – introdotta lo scorso anno – che era inizialmente praticata del gruppo etnico Miao, nella provincia di Hunan, costretto a spostarsi sui trampoli a causa delle frequenti inondazioni. La disciplina introdotta quest’anno è la gara di corsa su una canna di bambù, che si è sviluppata da un metodo di trasporto tipico della provincia di Guizhou: gli atleti, a piedi nudi, devono spostarsi mantenendo l’equilibrio su una canna di bambù lunga 7 metri e galleggiante sull’acqua. Ci sono anche gare di corsa ed esibizioni sui cavalli, tipiche dei popoli nel nord della Cina come i mongoli e i manciù. I tibetani praticano il tiro alla fune, alcuni gruppi del sud-est del paese si sfidano a camminare sullo spadone mentre le ragazze kazake inseguono i loro corteggiatori a cavallo, cercando di colpirli con una frusta.