Domani si vota in Danimarca
La sinistra potrebbe tornare al governo dopo dieci anni con un primo ministro donna, la prima nella storia del paese
Domani in Danimarca si vota per il rinnovo del parlamento e per la prima volta dopo dieci anni il centrodestra dovrà probabilmente fare spazio a una maggioranza di sinistra guidata da Helle Thorning-Schmidt, destinata a diventare la prima donna premier nella storia del paese. Secondo gli ultimi sondaggi di oggi la coalizione socialdemocratica guidata dalla Schmidt dovrebbe vincere con un margine tra i tre e i dieci seggi.
Il dibattito pre elettorale è stato quasi interamente dominato dai problemi economici della Danimarca, l’unico paese scandinavo in recessione dall’inizio del 2011. Entrambe le coalizioni hanno presentato un progetto di riforma economica, ma finora quello dell’opposizione – basato su investimenti pubblici, energie rinnovabili e fondi a educazione e sanità – sembra avere trovato maggiori consensi. La probabile vittoria della sinistra ridurrebbe notevolmente il potere del partito di estrema destra – Partito Popolare Danese – senza il quale l’attuale primo ministro Rasmussen non avrebbe avuto i numeri per governare. Era stata proprio la presenza dell’estrema destra al governo a spingere la Danimarca ad adottare una delle leggi anti-immigrazione più restrittive tra i paesi europei.
I giornali di destra nelle ultime settimane hanno cercato di screditare l’immagine di Helle Thorning-Schmidt accusandola di indossare abiti troppo costosi – alcuni l’hanno per questo chiamata Gucci Helle – e di avere privilegi famigliari poco chiari. Il marito, Stephen Kinnock, è direttore del Forum Economico Mondiale in Svizzera ed è stato accusato dalla stampa di destra di abusare della sua posizione per aggirare il sistema fiscale danese.