Un blogger direttore di Civiltà Cattolica
E parecchio altro: Antonio Spadaro è uno dei più attenti osservatori e promotori della rete negli ambienti della Chiesa
Paolo Campo spiega su Europa chi sia il nuovo direttore di Civiltà Cattolica, e perché la sua nomina sia importante.
Non sarà un rottamatore alla Matteo Renzi, ma certo l’arrivo di un cyberteologo alla guida della Civiltà Cattolica è una piccola rivoluzione.
Non fosse altro perché, come è noto, il quindicinale dei gesuiti viene pubblicato con l’imprimatur della segreteria di stato vaticana.
Che, d’altra parte, non da oggi sta spingendo sulla Rete come spazio dell’esperienza cristiana, social network compresi. Ecco perché il fatto che Antonio Spadaro, sacerdote messinese 45enne, sia il successore di padre Gianpaolo Salvini non va letto come una rottura, ma come una nuova sfida per questa rivista nata nel 1850. Coltivatissimo critico letterario, Spadaro è onnipresente sul web, con blog sulla siderale Flannery O’ Connor, la cyberteologia e il progetto culturale della rivista online Bombacarta. Una formazione meticcia, che unisce i fondamentali della filosofia morale e la scrittura di Pier Vittorio Tondelli, approdata alla Rete come cimento: «Il cristiano è chiamato a compiere un’opera di mediazione tra il Logos e la cultura digitale», argomentava di recente in un contributo proprio per la rivista che oggi è chiamato a dirigere
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