L’Algeria promette di aprire alle tv private
Il governo di Bouteflika dice che ridurrà le restrizioni e il controllo dello Stato sulla libertà di stampa
Il primo ministro algerino Ahmed Ouyahia ha dichiarato che aprirà ai privati la proprietà di media radiotelevisivi, al momento completamente di proprietà dello Stato. L’apertura dei media ai privati era stata fortemente sostenuta dall’opposizione nel corso degli ultimi anni. «Per la prima volta avremo una legislazione che parlerà dell’apertura dei media», ha dichiarato il primo ministro alla stampa in occasione della seduta inaugurale del Consiglio della nazione – il Senato – tenuta domenica scorsa ad Algeri.
Per quanto riguarda la libertà di stampa, Ouyahia ha assicurato che nel progetto di legge sull’informazione che sarà dibattuto non ci sono più disposizioni restrittive, precisando però che il processo di approvazione per le pubblicazioni a stampa continuerà ad esistere. La differenza è che non sarà più sotto la supervisione del ministero della Giustizia, ma di quella di un’apposita “Alta autorità per la stampa”. Il primo ministro ha descritto questi provvedimenti come importanti passi avanti; il progetto di legge, in ogni caso, non è ancora stato reso pubblico ufficialmente. Il presidente dell’Algeria, Abdelaziz Bouteflika, è al potere ininterrottamente dal 1999: ha eliminato il limite di mandati ed è stato riconfermato due volte con percentuali di consensi superiori all’85 per cento, con l’opposizione a contestare la regolarità del voto. In Algeria le televisioni e le radio sono tutte controllate dallo Stato.