In Afghanistan, dove si combatte
Il gran reportage fotografico di John Moore con i soldati americani da alcuni dei luoghi più pericolosi dell'Afghanistan, le province di Kunar e Nangarhar
John Moore è un fotografo dell’agenzia Getty Images. In questi giorni Moore è stato in una delle regioni più pericolose dell’Afghanistan, quella nel nordovest del Paese, al confine col Pakistan, che comprende le province di Kunar e di Nangarhar. Nella provincia di Kunar si trova la base di osservazione strategica di Mustang, che domina la vista delle montagne attraversate dal fiume Kunar e che i soldati utilizzano per monitorare la situazione attorno a loro. La zona è una delle principali vie attraversate dai combattenti talebani provenienti dal Pakistan. È qui che si sono sempre nascosti i guerriglieri che hanno combattuto contro l’occupazione britannica, nel XIX secolo, contro quella sovietica negli anni Ottanta e infine contro le truppe della NATO: è circondata da montagne, boschi, caverne in cui nascondersi. I soldati la chiamano anche la “centrale del nemico” o “il paese degli indiani”. Dal gennaio 2006 a marzo 2010 più del 65 per cento degli scontri tra insorti e truppe della NATO sono avvenuti a Kunar.
Nella provincia di Nangarhar si trova la base logistica di Torkham: circa 200 soldati e contractor ispezionano le montagne attorno alla base in cerca di guerriglieri talebani. I soldati statunitensi pattugliano anche la città di Torkham al confine col Pakistan: insieme ai poliziotti afghani controllano le persone che attraversano il confine dal Pakistan. Più del 30 per cento dei rifornimenti e delle attrezzature militari utilizzate dall’esercito americano passa dalla base di Torkham.