Le città candidate alle Olimpiadi 2020
Le candidature si chiudevano ieri: Roma è dentro, insieme alla capitale dell'Azerbaijan e altre quattro
Il Comitato Olimpico Internazionale (da qui in poi CIO, secondo la sigla con cui è noto nel mondo) ha annunciato oggi le sei città che hanno presentato regolarmente la loro candidatura per organizzare e ospitare la 23ma edizione dei Giochi Olimpici. Le città sono, in ordine alfabetico, Baku, Doha, Istanbul, Madrid, Roma e Tokyo. Comincia oggi quindi la fase uno della competizione, che si concluderà quando il 7 settembre del 2013, a Buenos Aires, sarà reso noto il nome della città ospitante.
La fase uno è una fase di revisione tecnica della capacità delle città di ospitare i Giochi. Le città devono di fatto rispondere a un questionario le cui risposte saranno poi studiate dal CIO. Alla fine della prima fase, sulla base di quanto contenuto nel questionario, il CIO fa una selezione delle città che hanno presentato la candidatura. Le città che superano questa fase diventano ufficialmente Città candidate. La fase due si concentra sulla valutazione nel dettaglio del progetto dei Giochi, delle strutture, della loro collocazione, delle idee, della sostenibilità ambientale ed economica e di tutto quanto in generale abbia a che fare con l’organizzazione dei Giochi. Le sei città hanno naturalmente storie e situazioni molto diverse.
Baku è la capitale dell’Azerbaijan, il Post ne aveva scritto qualche settimana fa. L’anno prossimo a Baku si terrà l’Eurofestival, quella specie di Festival di Sanremo europeo. Questa candidatura alle Olimpiadi è la seconda consecutiva: nella selezione per i Giochi del 2006 non superò la prima fase. Non ha mai organizzato i Giochi.
Doha è la capitale del Qatar, che si è già aggiudicato l’organizzazione dei Mondiali di calcio del 2022. Doha ha ricevuto una deroga dal CIO per presentare un progetto di organizzazione dei Giochi che li vedrebbe svolgersi tra settembre e ottobre, per evitare la stagione più calda dell’anno. Anche Doha è al suo secondo tentativo consecutivo. Dovesse vincere, sarebbe la prima città del Medio Oriente a ospitare i Giochi Olimpici.
Istanbul, Turchia, ha tentato di organizzare i Giochi olimpici del 2000, del 2004, del 2008 e del 2012, finendo ogni volta inesorabilmente bocciata. Non ha mai ospitato i Giochi.
Madrid è la capitale della Spagna e tenta di organizzare i Giochi per la terza volta consecutiva. Non ha mai ospitato i Giochi.
Anche Tokyo, capitale del Giappone, ha già tentato di candidarsi a organizzare i Giochi negli ultimi anni. E ospitato l’edizione delle Olimpiadi nel 1964.
Roma ha già ospitato le Olimpiadi nel 1960 e si era candidata a ospitare i Giochi nel 2004. Dovesse ottenere i Giochi del 2020, sarebbe il 60mo anniversario delle Olimpiadi del 1960. La candidatura di Roma è stata scelta tra le molte città italiane che si erano dichiarate interessate: alla fine si era arrivati a un ballottaggio tra Roma e Venezia, vinta dalla capitale tra i molti strali contro romaladrona. La procedura di presentazione della candidatura è già di per sé molto costosa – Roma stima di spendere 42 milioni di euro – e il Post nel maggio del 2010 aveva giudicato il tentativo della capitale inopportuno e inadeguato ai tempi.