Riprende l’inchiesta contro Murdoch
La commissione parlamentare ha programmato nuove audizioni e contesta le versioni di James Murdoch e Les Hinton
La commissione parlamentare britannica che indaga su News International, la società britannica di Rupert Murdoch che pubblica i tabloid al centro dello scandalo esploso nei mesi scorsi sulle pratiche illegittime di violazione della privacy da parte dei giornalisti, riprenderà le sue audizioni la settimana prossima. Martedì saranno ascoltati quattro dipendenti dell’azienda che hanno contraddetto le dichiarazioni rilasciate alla commissione da James Murdoch, figlio di Rupert e dirigente dell’azienda, e quelle di Les Hinton, dimissionario capo di Dow Jones, la società americana di Murdoch che pubblica il Wall Street Journal.
Le contestazioni principali nei confronti dei manager riguardano i tempi in cui sarebbero venuti a sapere delle pratiche sotto accusa, e sulle iniziative prese per indagare su tali pratiche e interromperle. James Murdoch e News Corp. hanno ammesso già in passato di aver rilasciato prime dichiarazioni false sugli elementi a conoscenza dell’azienda. Tra i testimoni che saranno ascoltati dalla commissione c’è l’ex direttore del giornale News of the World – chiuso a luglio con l’escalation delle accuse – Colin Myler, che ha contraddetto James Murdoch sulle informazioni di cui sarebbe stato a conoscenza.
Su Les Hinton, personaggio importantissimo nei successi storici delle aziende editoriali di Murdoch, la commissione ha forti dubbi e si riserva di ascoltarlo di nuovo: uno dei suoi membri ha definito l’audizione di Hinton “del tutto insoddisfacente”.
La principale novità delle ultime settimane è stata la pubblicazione, da parte del Guardian, di una lettera scritta nel 2007 da Clive Goodman al capo delle risorse umane di News International. Clive Goodman è un ex giornalista del News of the World ed è l’uomo da cui tutto lo scandalo è cominciato: arrestato nell’aprile del 2006, sarà processato e condannato a quattro mesi di prigione. Nella lettera, scritta da Goodman all’uscita dal carcere nel 2007, Goodman lamenta il suo mancato reintegro nella redazione del tabloid e dice che le intrusioni telefoniche illegali erano “ampiamente discusse” nelle riunioni di redazione al News of the World, finché il direttore Andy Coulson non aveva dato ordine ai giornalisti di non parlarne più. Goodman aggiunge inoltre che lo stesso Coulson gli aveva promesso di riassumerlo, un giorno, se questo avesse detto durante il processo di essere l’unico coinvolto nelle operazioni illecite, tenendo al sicuro il giornale e la sua direzione.