Irene, due giorni dopo
I due Stati colpiti più gravemente dal maltempo sono New Jersey e Vermont, i morti sono 38
Le persone che risultano morte a causa del passaggio dell’uragano Irene – diventata poi tempesta tropicale – sono 38, in undici Stati. A queste si aggiungono 3 persone che erano morte nella Repubblica Dominicana e a Porto Rico quando l’uragano si era abbattuto sui Caraibi. Più di 5 milioni di case sono ancora senza elettricità dalla Carolina del Nord al Maine, e secondo le autorità ci vorranno alcuni giorni per ripristinarla. Molte persone non sono potute tornare nelle loro case, gravemente danneggiate dall’uragano, e si trovano ancora nei centri di evacuazione. Secondo l’economista Beth Ann Bovino di Standard & Poor’s il danno economico causato dall’uragano è di 20 miliardi di dollari. Gli Stati più gravemente colpiti sono il Vermont, pur non trovandosi sulla costa ma nell’interno degli Stati Uniti, e il New Jersey, che sta affrontando le peggiori inondazioni degli ultimi anni a causa delle forti piogge e dell’esondazione dei fiumi.
In New Jersey le persone morte a causa del passaggio dell’uragano sono 7. Secondo le autorità nei prossimi giorni centinaia di migliaia di persone potrebbero ritrovarsi senza elettricità, con scarsi rifornimenti d’acqua e gas. Molte case sono state distrutte da alberi abbattuti e molte strade sono impraticabili a causa della presenza di alberi e rami. Molte abitazioni sono circondate dall’acqua e le persone cercano di spostarsi su canoe e piccole imbarcazioni.
L’alluvione in Vermont è la peggiore dal 1927. Tre persone sono morte, decine di città sono rimaste senza elettricità, più di 250 strade sono state chiuse e alcuni ponti sono crollati, impendendo a molte persone di spostarsi dalle loro case per andare al lavoro, all’ospedale o a comprare cibo e rifornimenti. Il numero delle persone evacuate non è ancora chiaro anche se la Croce Rossa ha detto che le sue strutture stanno ospitando più di 300 persone.
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