Quelli che non hanno scioperato
Partite divertenti e spettacolari in Spagna e Inghilterra: il Manchester City fa cinque gol, il Real ne fa sei, lo United addirittura otto
Ieri in Italia si sarebbe dovuta giocare la prima giornata del campionato di calcio, che com’è noto è stata rinviata a seguito del mancato accordo tra società e calciatori sul contratto collettivo nazionale. Si è giocato regolarmente nel resto d’Europa – in Spagna un analogo sciopero ha fatto saltare la prima giornata – e i maggiori campionati continentali hanno regalato diverse consolazioni agli appassionati, tra goleade e partite spettacolari.
In Spagna il Real Madrid ha battuto il Real Zaragoza con un punteggio tennistico, come si dice. Il primo tempo finisce due a zero per la squadra di Mourinho, grazie ai gol di Ronaldo e Marcelo. Nella ripresa il punteggio si allarga a favore del Real, nonostante le molte notevoli parate del portiere avversario: Xabi Alonso segna un gran gol, poi Ronaldo fa quattro a zero. Negli ultimi minuti segnano anche Kaka, appena entrato, e di nuovo Ronaldo, per la terza volta. Finisce sei a zero e poteva tranquillamente finire dieci a zero. Molto divertente anche la partita tra Valencia e Santander, finita 4-3 dopo che gli ospiti erano stati in vantaggio per 1-3. Stasera giocano Barcellona e Villarreal, altra partita che promette molto bene.
In Inghilterra le due squadre che sembrano oggi messe meglio per il titolo hanno sbranato i loro avversari. Il Manchester City di Roberto Mancini ha fatto cinque gol in trasferta al Tottenham, quattro di Dzeko e uno di Aguero, grazie anche agli assist di Nasri. Tra i gol di Dzeko non perdete il secondo, difficilissimo, e il quarto, molto bello. Lo United riesce a fare ancora meglio e seppellisce l’Arsenal con ben otto gol: la squadra di Wenger attraversa probabilmente il momento più negativo degli ultimi anni (e non era poi così impossibile da prevedere): Rooney ne segna tre, due su punizione; due li fa Ashley Young, entrambi eccezionali; uno ciascuno per Welbeck, Nani e Park.
foto: Denis Doyle/Getty Images