La strage di Abu Salim
Oltre 200 cadaveri in stato avanzato di decomposizione sono stati trovati in un ospedale di Tripoli
Più di 200 cadaveri abbandonati sono stati trovati oggi in un ospedale di Tripoli. La struttura è collocata ad Amu Salim, una zona oggetto di molti scontri negli ultimi giorni, ed è stata trovata da un giornalista della BBC: al suo interno, nelle stanze e nei corridoi, c’erano oltre 200 corpi di uomini, donne e bambini, in stato di avanzato di decomposizione. Stando a quanto si è appreso, i dottori e gli infermieri hanno abbandonato la struttura allo scoppio degli scontri tra i ribelli e i soldati di Gheddafi. Alcuni residenti dicono che i degenti sono stati uccisi dal regime ma le cause delle morti non sono chiare. Alcuni dei morti sembrano essere guerriglieri, altri semplici civili, alcuni apparentemente dei mercenari africani.
I residenti hanno detto che alcune persone erano state portate vive in ospedale, mentre altre vi erano arrivate già cadavere. Da sabato l’ospedale era di fatto occupato dai cecchini di Gheddafi e di fatto soltanto ieri è stato conquistato dai ribelli. All’interno dell’ospedale sono state trovate 17 persone ancora in vita, che oggi sono affidati alle cure della Croce Rossa Internazionale. Le loro condizioni sono definite “terribili”. Osama Pilil, un residente del quartiere, ha detto alla BBC: “Questi corpi sono rimasti qui per cinque giorni. Nessuno se n’è preso cura, nessuno li ha portati in obitorio, nessuno li ha identificati, nessuno li ha seppelliti. Abbiamo bisogno d’aiuto, è urgente. Non abbiamo un governo qui. Abbiamo bisogno di aiuto da professionisti, dalla Croce Rossa Internazionale, perché questa di Abu Salim è una strage”.
foto: PATRICK BAZ/AFP/Getty Images