Due strani hotel di Berlino
Le foto di un hotel minimal (ma molto minimal) e di uno le cui stanze sono vecchie roulotte della Germania Est
Berlino offre parecchie alternative per chi cerca un posto in cui dormire, tra alberghi, ostelli e appartamenti in affitto. Di recente però hanno aperto due hotel che offrono servizi e accoglienza diverse dagli alberghi normali. All’hotel Huettenpalast si dorme in vecchie roulotte della Germania est, sistemate in un grande spazio industriale. Il Minimal Hotel, invece, è minimal anche nel numero delle stanze: ne ha soltanto una, arredata in modo essenziale.
Le fondatrici del Huettenpalast, Silke Lorenz e Sarah Vollmer avevano molti amici che andavano spesso a trovarle e a un certo punto hanno deciso di aprire un hotel. Sono rimaste colpite da un padiglione che apparteneva ad una fabbrica di aspirapolvere e l’hanno comprato. Lo spazio era ampio e luminoso e le due volevano preservarne l’integrità, ma al tempo stesso dovevano trovare una soluzione per permettere agli ospiti di avere un po’ di privacy e uno spazio personale. Alla fine sono riuscite a ottenere diverse ambienti privati senza intervenire sull’architettura del padiglione: hanno ricavato delle stanze da letto da capanne di legno, ex biglietterie e vecchie roulotte ristrutturate che hanno sistemato all’interno del capannone. I cottage in legno e le roulotte sono disponibili a 30 euro a notte.
L’hotel Minimal ha un’altra storia. L’ideatrice Kristina Herresthal a un certo punto si è accorta che il suo quartiere, il centrale Mitte, specialmente nella zona attorno a Torstrasse, era invaso da hotel di grandi catene internazionali, che conservavano poco del carattere locale di Berlino e di Mitte in particolare. Ha deciso quindi di aprire un hotel più “berlinese” insieme all’architetto Lisa Kadel. Il loro hotel si chiama Minimal, ed è effettivamente molto minimal: è fatto di una sola stanza con grandi finestre che si affacciano direttamente su Torstrasse. Nella stanza c’è un letto, una lampada per leggere, dell’acqua e del caffè. Fine.