Ora che costa poco, il TouchPad vende

Il disgraziato tablet di HP, che prima non voleva nessuno, ora è il prodotto più venduto online: era un problema di prezzo?

La scorsa settimana Hewlett Packard (HP), il più grande produttore di personal computer al mondo, ha annunciato di aver avviato un piano per abbandonare completamente la produzione dei PC per concentrarsi sulla creazione di sistemi informatici per le aziende. L’annuncio, che ha fatto precipitare il titolo in Borsa della società del 20 per cento, è stato seguito da una prima decisione radicale: lasciar perdere immediatamente la produzione di nuovi smartphone e tablet, ridimensionando anche la divisione che si occupa di WebOS, il sistema operativo utilizzato sui dispositivi mobili di HP e realizzato dalla controllata Palm.

Basse vendite
Il nuovo corso ha portato così a una enorme svendita di tutti i TouchPad fino a ora prodotti dalla società. Il tablet era stato presentato a inizio anno ed era in vendita negli Stati Uniti e in alcuni paesi europei dallo scorso luglio, ma aveva venduto appena alcune migliaia di esemplari. Il TouchPad costava quanto un iPad e non riusciva a contrastare la concorrenza di Apple, che a parità di spesa offre ai propri clienti centinaia di migliaia di applicazioni a fronte delle pochissime fino a ora prodotte per WebOS, il sistema operativo del tablet di HP.

Per cercare di incentivare gli acquisti, HP aveva ridotto il prezzo del suo tablet di 50 dollari pochi giorni dopo il suo lancio e ancora di altri 50 dollari qualche settimana dopo, ma senza ottenere alcun miglioramento nelle vendite. Sperando in nuovi ribassi, anche i clienti interessati al dispositivo decisero di attendere e di non comprare subito un TouchPad. Alcune grandi catene di distribuzione negli Stati Uniti, come Best Buy, avevano dichiarato di avere in magazzino centinaia di migliaia di tablet invenduti e di essere intenzionate a restituirli ad HP senza pagarli, a compensazione dei costi per la permanenza in magazzino dei tablet, che avevano sottratto spazio e risorse per altri prodotti.

Svendita
Determinati a evitare problemi legali e contenziosi anche con le reti di distribuzione, i responsabili di HP hanno scelto una strada dolorosa, ma inevitabile per liberarsi dei TouchPad: abbattere il loro prezzo di vendita da 399 dollari ad appena 99 dollari per il modello da 16 GB e portare il modello da 32 GB da 499 dollari a 149 dollari. La voce degli imminenti ribassi si è diffusa rapidamente online e nei giorni del fine settimana c’è stato letteralmente un assalto ai negozi online e a quelli al di qua dello schermo per ottenere un TouchPad in svendita. In poche ore il prodotto è stato esaurito in quasi tutti i siti web che vendono elettronica negli Stati Uniti e sullo stesso sito di HP, che potrebbe riassortirlo con una nuova partita di ultimi pezzi nei prossimi giorni. Il TouchPad è diventato il prodotto più venduto negli ultimi giorni anche su Amazon, benché fosse distribuito a qualche decina di dollari in più rispetto ai nuovi prezzi consigliati da HP.

L’operazione è stata un successo e analisti ed esperti informatici ora si interrogano sulle ragioni e le implicazioni della faccenda. Decine di migliaia di utenti hanno dimostrato di essere disposti a spendere un centinaio di dollari per un tablet nato morto, sul quale HP probabilmente non darà assistenza tecnica, che difficilmente sarà aggiornato con nuove versioni di WebOS e che non sarà semplice da sincronizzare con il proprio computer. Tuttavia, chi lo ha fatto non ha buttato via inutilmente cento dollari se si considerano gli aspetti positivi: il TouchPad ha una buona dotazione hardware il cui valore supera il prezzo di vendita, è costruito da una azienda che esiste da tempo e che di solito realizza buoni prodotti che durano a lungo.

Vantaggi
Come spiega Dan Rowinski su ReadWriteWeb, ci sono poi altri aspetti che rendono una saggia idea l’acquisto di un simile prodotto svenduto a quel prezzo. Grazie alla presenza di WebOS, il TouchPad ha un browser molto valido in grado funzionare con i siti che usano Flash (a differenza dell’iPad) e con le pagine realizzate in HTML5, il nuovo standard del Web che consente di creare contenuti più ricchi e intere applicazioni direttamente all’interno del browser. Grazie a queste caratteristiche, il TouchPad può compensare la mancanza di applicazioni per WebOS, soprattutto in visione del prossimo arrivo di intere soluzioni realizzate in HTML5, a partire dall’ambizioso progetto di Facebook di realizzare una versione del social network interamente nel nuovo standard per i dispositivi mobili. C’è poi chi è al lavoro per adattare Android, il sistema operativo di Google, al tablet di HP rendendo accessibili le migliaia di applicazioni dell’Android Market.

Concorrenza
Secondo alcuni, HP starebbe rovinando il mercato dei tablet con la sua operazione, creando aspettative sbagliate tra gli utenti sui prezzi di questi dispositivi. Appare tuttavia improbabile che chi compra oggi un TouchPad a cento dollari si aspetti domani di poter fare la stessa cosa con un iPad o un Galaxy Tab di Samsung. La svendita dei tablet HP è un evento eccezionale, che non cambia le cose per gli altri produttori almeno nel medio periodo. Alcuni potrebbero decidere di sacrificare parte dei loro profitti per offrire questi dispositivi a prezzi più bassi e favorirne la diffusione, creando così anche un indotto, ma l’esperienza di HP insegna comunque che per vendere un prodotto a prezzi così bassi ci deve essere la consapevolezza di perdere un sacco di soldi.

Quanto costa a HP
Sulla base dei dati non ufficiali fino a ora circolati sull’operazione di svendita messa in piedi da HP, Arik Hesseldahl di AllThingsD ha provato a fare qualche conto in tasca alla società. Per costruire un TouchPad da 16 GB, HP ha speso mediamente 306,65 dollari e 328,65 dollari per la versione da 32 GB. La società sembra abbia messo in produzione un milione di tablet per un costo che è probabilmente arrivato intorno ai 317,7 milioni di dollari. Ipotizzando che prima della svendita HP sia riuscita a piazzare 50mila dispositivi, restano sul tavolo 297,7 milioni di dollari. La cifra diventa pari a 139 milioni di dollari nel caso in cui i tablet prodotti siano stati solo mezzo milione. In sostanza, per la sola produzione HP ha probabilmente speso tra i 140 e i 300 milioni di dollari. La stima appare plausibile se consideriamo che la società ha già annunciato di prevedere una spesa di un miliardo di dollari per la chiusura e la dismissione della divisione che costruiva l’hardware per WebOS.