Che cos’è il Bhutan
Viaggio in un paese dove i turisti pagano tasse per 165 dollari al giorno
Il Bhutan è un piccolo stato asiatico che si trova nell’estremità orientale della catena montuosa dell’Himalaya, circondato per tre quarti dall’India e a nord dalla Cina. È piuttosto piccolo e poco popolato: ha una superficie di 46.000 chilometri quadrati e nel 2009 i suoi abitanti erano meno di 700.000. La sua capitale è Thimphu ed è l’unica capitale asiatica – insieme a Pyongyang, capitale della Corea del Nord – a non avere semafori.
Sotto il governo del quarto re del Bhutan, Jigme Singye Wangchuck, il paese si è trasformato da una monarchia assoluta a una costituzionale. Il re ha realizzato numerose riforme politiche, economiche e sociali e nel 1999 ha tolto il bando sulle tv e su Internet, fino ad allora proibiti nel paese. Nel 2005 il Bhutan ha adottato una nuova costituzione e nel 2006 il re ha abdicato a favore del figlio Jigme Khesar Namgyel Wangchuck. Nel 2007 ci sono state le prime elezioni parlamentari della storia del paese e l’anno successivo suo figlio è stato incoronato re.
Il Bhutan è un paese molto religioso e la maggior parte dei suoi abitanti pratica la variante del buddismo Mahayana, dichiarata religione di stato. La seconda religione del paese è l’induismo. Fino agli anni Cinquanta l’istruzione era impartita soltanto nei monasteri buddisti ma negli ultimi anni la situazione è migliorata e ora molti più bambini vanno a scuola, grazie anche ai sussidi statali. Il Bhutan è particolarmente famoso per gli dzong, un complesso architettonico in cui alte mura fortificate circondano cortili, templi e palazzi amministrativi e militari.
Visitare il Bhutan non è alla portata di tutti. Se si viaggia con una comitiva di oltre 16 persone l’ingresso e la permanenza nel paese sono gratuiti, altrimenti bisogna pagare una tassa giornaliera di 165 dollari a persona, quand’è bassa stagione, che può avere delle maggiorazioni se si viaggia da soli o in coppia. La tassa però comprende anche vitto e alloggio.