Le condanne per i “riots” in cifre
Il Guardian ha messo insieme un po' di dati: sono più maggiorenni o minorenni? Più uomini o più donne? E le pene quanto sono più alte della media?
Il Guardian ha messo insieme un po’ di dati e numeri sulle condanne eseguite in questi giorni ai danni delle persone che hanno partecipato alle violenze e ai saccheggi di inizio agosto in Inghilterra.
Le persone accusate di aver preso parte ai saccheggi e alle violenze apparse davanti a un tribunale sono fino a oggi 1297.
Il 50 per cento delle persone processate fino a questo momento ha meno di 18 anni. La grande maggioranza delle persone processate ha meno di 25 anni, solo il 12 per cento ne ha più di 30.
Il 90 per cento delle persone processate è composto da uomini.
Le condanne inflitte sono in media il 25 per cento più alte della norma per quel genere di reati, a indicare l’intenzione dei giudici di attribuire pene ad alto contenuto simbolico (tra qualche critica, come abbiamo visto).
(la mappa è di Mark McCormick e Jenny Ridley per il Guardian)
Il 70 per cento delle persone processate è rimasta in custodia fino al giorno del dibattimento: di norma questo dato è vicino al 2 per cento. Oltre la metà delle persone condannate è stata riconosciuta colpevole del reato di furto e dovrà scontare in media cinque mesi di prigione, il 25 per cento di più della condanna media per questi reati.
Su un milione e mezzo di casi giudiziari affrontati nell’ultimo anno, i giudici britannici hanno optato per il carcere il 3,5 per cento delle volte. Nei casi di condannati per crimini violenti, la percentuale media delle carcerazioni è del 10 per cento. Nei casi delle persone coinvolte nelle violenze e nei saccheggi, la percentuale delle carcerazioni oscilla tra il 50 e il 60 per cento.
Chi è stato condannato per aver compromesso l’ordine pubblico sconterà pene il 33 per cento più lunghe del normale.
Chi è stato condannato per l’aggressione alle forze dell’ordine sconterà pene il 40 per cento più lunghe del normale.
Il numero di condanne sta mettendo alla prova il sistema carcerario britannico, che può contare ancora su circa 1.500 posti liberi.