Il processo a Mubarak è stato aggiornato a settembre
La difesa ha chiesto la testimonianza del capo della giunta militare, sperando che aiuti a scagionare Mubarak dalle accuse di omicidio
Aggiornamento delle 16.20 – Il presidente del tribunale penale del Cairo, Ahmed Refaat, ha annunciato oggi il rinvio al 5 settembre del processo dell’ex presidente egiziano Hosni Mubarak, imputato per l’uccisione di circa 850 manifestanti durante la rivolta che ha portato alla sua deposizione, e per corruzione. Il giudice ha detto che le prossime udienze si terranno a porte chiuse e che la tv non potrà più diffonderne le immagini. Il giudice ha anche accolto la richiesta dell’accusa di processare insieme Mubarak e il suo ex ministro dell’Interno, Habib el-Adli. L’aula in cui si è svolta l’udienza era presidiata da cinquemila agenti di sicurezza. All’esterno sono comunque scoppiati scontri e tafferugli tra manifestanti pro e contro Mubarak, che erano arrivati armati di pietre e bastoni.
***
L’ex presidente dell’Egitto Hosni Mubarak è entrato per la seconda volta in un’aula del tribunale del Cairo. L’udienza di oggi deciderà se ammettere come testimone durante il processo l’ex ministro della Difesa e attuale capo della giunta militare egiziana, Field Marshal Mohamed Hussein Tantawi. La testimonianza di Tantawi potrebbe chiarire il ruolo avuto da Mubarak durante la repressione della rivolta in cui morirono oltre ottocento persone: la conta delle persone uccise durante le rivolte è stata effettuata da una commissione insediatasi dopo le dimissioni di Mubarak. Il processo contro l’ex dittatore egiziano era iniziato dopo molti rinvii lo scorso 3 agosto. Mubarak, accusato di omicidio e corruzione, si è subito dichiarato innocente.
Tantawi era stato ministro della Difesa del governo Mubarak per vent’anni. È ora capo della giunta militare che di fatto guida il paese dalla rivolta dello scorso gennaio. L’avvocato di Mubarak ha chiesto ai giudici di ammettere la sua testimonianza per chiarire le responsabilità dell’ex presidente durante i giorni della repressione violenta delle proteste. «La testimonianza di Tantawi aiuterà i giudici a capire se è stato davvero Mubarak a ordinare al ministro dell’Interno Habib al-Adly di sparare sui manifestanti o se invece si è trattato di un’iniziativa del ministro». Adly, anche lui sotto processo, sarà sentito in tribunale il prossimo 5 settembre.