Altre 12 cose sulla manovra
Tra cui il comma che aggira l'articolo 18, la soppressione della tracciabilità dei rifiuti, la contromanovra del PD e Tremonti sugli eurobond
Nella mole di racconti e resoconti sulla manovra finanziaria che si trovano in giro su Internet e sui giornali, ci sono diverse cose che possono sfuggire a una rapida occhiata e comunque meritano di essere meglio descritte e raccontate.
Che strada farà il decreto
La manovra finanziaria sarà pubblicata oggi in Gazzetta Ufficiale: le commissioni del Senato comincerà a esaminarla il 22 agosto e sarà discusso in aula il 5 o il 6 settembre. Non è ancora chiaro se il Governo deciderà o no di porre il voto di fiducia.
La contromanovra
Il Partito Democratico ha presentato una “contromanovra”, sette punti alternativi alla proposta del Governo. Uno: prelievo straordinario una tantum sui capitali esportati illegalmente e rientrati in Italia con lo scudo fiscale. Due: misure “efficaci e non solo di facciata” contro l’evasione fiscale, tra cui tracciabilità dei pagamenti superiori a 1.000 euro, obbligo di tenere l’elenco clienti-fornitori, descrizione del patrimonio nella dichiarazione del reddito annuo. Tre: introduzione di un’imposta ordinaria sui valori immobiliari di mercato, “fortemente progressiva”. Quattro: piano quinquennale di dismissioni di immobili pubblici. Cinque: liberalizzazioni di ordini professioni, farmaci, filiera petrolifera, RC auto, portabilità dei conti correnti, dei mutui e dei servizi bancari, separazione Snam rete gas, servizi pubblici locali. Sei: misure per alleggerire gli oneri sociali e un pacchetto di progetti per l’efficienza energetica, la tecnologia italiana e la ricerca. Sette: riduzione delle spese nella Pubblica Amministrazione, nelle istituzioni politiche e i settori collegati. E quindi dimezzamento del numero dei parlamentari.
L’articolo 18
Il ministro Sacconi ha detto che la manovra non tocca l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori, quello sui licenziamenti nelle imprese con più di quindici dipendenti, ma i sindacati sono infuriati e minacciano scioperi. La manovra stabilisce che, con un accordo sottoscritto dalle associazioni dei lavoratori più rappresentative sul piano nazionale o di quelle operanti in azienda, diversamente da quanto dice l’articolo 18 il lavoratore licenziato non ha diritto al reintegro, ma per esempio a un congruo indennizzo economico. Esclusi i licenziamenti discriminatori o quelli delle lavoratrici in concomitanza del matrimonio.
Gli eurobond
Ieri il ministro dell’Economia Giulio Tremonti ha detto, tra le altre cose, che «non saremmo mai arrivati a questo punto se ci fossero in Europa gli eurobond». È una notizia perché il ministro ha poi proseguito definendo «fondamentale» un «maggior grado di integrazione e consolidamento delle finanze pubbliche in Europa». Tremonti è il ministro dell’Economia di uno dei governi europei in assoluto più riottosi e scettici quando si parla di cessioni di sovranità alle istituzioni sovranazionali – l’Unione Europea in primis – e «integrazione delle finanze pubbliche».
Incompatibilità dei parlamentari
Secondo il comma 4 della manovra, “la carica di parlamentare è incompatibile con qualsiasi altra carica pubblica elettiva”. Già oggi molte cariche sono incompatibili a norma di legge, la manovra ci mette una parola ulteriore: mancano, però, strumenti e automatismi per far sì che le incompatibilità vengano sanzionate celermente e non si ingolfino tra le commissioni del Parlamento.
La “Robin Hood Tax”
Con questa formula si intende un’imposta sulla aziende energetiche voluta da Tremonti all’inizio della legislatura. L’imposta sarà maggiorata: l’addizionale dell’IRES sale dal 6,5 al 10,5 per cento e sarà allargata la platea dei soggetti colpiti dalla tassa. Oltre alle industrie idroelettriche, infatti, pagheranno anche le imprese che producono energie rinnovabile.
I rifiuti
Il sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti, il cosiddetto SISTRI, sarà soppresso. Il SISTRI era stato introdotto nel 2009 ma non era mai entrato in vigore, risultando indigesto a moltissime imprese e associazioni di categoria. Il procuratore nazionale antimafia, Piero Grasso, ha definito la sua abolizione “un innegabile regalo alle ecomafie” e lo stesso ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo, ha giudicato la norma “gravissima”.
I trasferimenti dei dipendenti pubblici
I dipendenti pubblici potranno essere trasferiti ad altra sede se il datore di lavoro lo riterrà necessario, senza aspettare la contrattazione con i sindacati. La misura è volta a facilitare l’accorpamento degli uffici dei ministeri e degli enti pubblici.
Ordini professionali
Non vengono aboliti ma si stabilisce che i praticanti vengano pagati “equamente”, si consentono i tirocini durante gli anni di università, ribadisce la possibilità di fare pubblicità comparativa e l’abolizione delle tariffe minime. Stabilisce che non possano esserci numeri chiusi per l’accesso alla professione, che il professionista deve stipulare un’assicurazione contro i rischi del suo mestiere.
Consigli regionali
La manovra riduce le dimensioni delle assemblee e dei consigli regionali. Quelle di Puglia e Lazio passano a massimo 50 consiglieri. Quelle di Valle d’Aosta, Molise, Basilicata e Umbria passano a massimo 20 consiglieri. La Toscana potrà averne al massimo 40, la Sicilia al massimo 50, il Trentino Alto Adige 30 (oggi ne ha 80).
La cancellazione degli enti pubblici
La manovra stabilisce la soppressione di tutti gli “enti pubblici non economici con una dotazione organica inferiore ai settanta addetti”. Ci sono delle deroghe – le autorità portuali e i parchi, per esempio – ma tra gli enti cancellati potrebbe esserci l’Accademia della Crusca. Le dimensioni del CNEL, il Consiglio nazionale dell’Economia e del Lavoro, organo che ha potere legislativo, saranno ridotte: passerà da 121 a 70 membri.
Sigarette e lotterie
I Monopoli di Stato potranno istituire nuove lotterie e modificare le percentuali dei montepremi nelle lotterie già esistenti. La manovra mette anche le basi per un futuro nuovo aumento dei prezzi dei pacchetti di sigarette.