In Inghilterra sono iniziati i processi
I magistrati inglesi lavorano anche di notte per processare le più di 1000 persone arrestate durante i saccheggi
Negli scontri in Gran Bretagna di questi giorni più di 1.100 persone sono state arrestate a Londra, Birmingham, Manchester, Nottingham, Bristol e Leicester. Ieri il primo ministro David Cameron ha detto di aspettarsi che tutte le persone coinvolte nei disordini andranno in prigione. A Solihull, una città delle West Midlands, i magistrati hanno già condannato 20 persone durante una sessione straordinaria notturna iniziata alle 19 di mercoledì e terminata solo questa mattina alle sei.
Ryan Kelly, 20 anni, resterà in prigione per sei mesi dopo aver ammesso di aver rubato sigarette per un valore di 3.500 sterline da un edicolante a Birmingham. Justinder Douglas, 24 anni, dopo aver confessato di aver rubato profumi per il valore di 5.000 sterline è stato rimandato in carcere dove rimarrà fino a settembre, quando verrà processato dalla corte d’appello di Birmingham.
Anche a Manchester i magistrati hanno fatto gli straordinari: 117 persone arrestate durante gli scontri sono comparse di fronte a tre giudici che hanno lavorato per tutta la notte. Tra i ragazzi finiti in manette c’è anche un diciottenne sospettato di aver dato fuoco al negozio di Miss Selfridge a Manchester martedì notte. Owen Flanagan ha 28 anni e viene da Levenshulme: accusato di furto, davanti ai giudici si è dichiarato colpevole. Per aver rubato vestiti per il valore di 75 sterline e due articoli elettrici, rimarrà in prigione 8 mesi.
Moltissimi degli imputati sono minorenni. Questa mattina una ragazzina di 11 anni ha rifiutato di scusarsi di fronte al giudice per aver lanciato un sasso contro una vetrina di un negozio a Nottingham. Il padre, presente all’udienza, si è scusato al posto della figlia, che ha ammesso di aver partecipato alla rivolta. La ragazza dovrà frequentare per 9 mesi un centro di prevenzione per la criminalità minorile (Youth Offending Team).