Il “piano del Governo”
Quali sono le misure allo studio per arginare la crisi del debito, secondo i giornali di oggi
I giornali di oggi dedicano parecchio spazio alle discussioni in corso nel Governo riguardo le misure da approvare il prima possibile per arginare la crisi del debito, rassicurare i mercati e quindi, alla fine della fiera, ridurre ulteriormente la spesa raccogliendo altro denaro in giro. L’obiettivo è quello richiesto dalle istituzioni europee e in primo luogo dalla BCE: arrivare al pareggio di bilancio nel 2013.
Mario Sensini sul Corriere della Sera scrive che il pacchetto di norme che il Governo sta mettendo insieme “potrebbe vedere la luce la prossima settimana” e che dentro “c’è di tutto”. Il primo capitolo di cui si parla è quello delle pensioni: revisione dei criteri per quelle di invalidità, riordino di quelle di reversibilità, blocco delle pensioni di anzianità, accelerazione del passaggio dell’età pensionabile femminile a 65 anni. Su questi temi, però, va registrata l’opinione molto critica della Lega Nord: oggi la Padania apre scrivendo che “le pensioni dei lavoratori non si toccano” (la Lega, tra l’altro, aveva molto criticato anche il ticket, inserito con la manovra di qualche settimana fa). I ritocchi alle pensioni e alle politiche assistenziali sarebbe un arricchimento di quello annunciato per il 2013, che sarebbe così anticipato.
Ma circolano anche altri due generi di proposte: più radicali e più volatili. Tra le proposte più radicali bisogna citare una tassa patrimoniale, fino a pochi mesi fa per il centrodestra simbolo di tutto il male possibile (tanto che il centrosinistra se n’è allontanato il più possibile). Repubblica scrive che “si parla di addizionale speciale sull’ICI per la seconda casa” e che “aleggia l’ipotesi di una una tantum a sorpresa che potrebbe colpire le ricchezze mobiliari”. I retroscena politici dei quotidiani, da prendere sempre con un sacco di molle, dice che la Lega non sarebbe pregiudizialmente contraria a una proposta del genere ma Berlusconi non vuole sentirne parlare. Tra le proposte più volatili, invece, si annoverano quelle generiche di cui si parla sempre e che sembrano avere ancora meno speranze di vedere la luce di quelle precedenti: sia il Corriere della Sera che Repubblica parlano genericamente di “piano drastico di liberalizzazioni”, di “riduzione dei costi della politica” e di “abolizione delle province”.
Il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, ha precettato fino a Ferragosto il suo staff e un gruppo di tecnici per lavorare a un pacchetto di norme che, scrive Repubblica, dovrebbe essere presentato in un Consiglio dei ministri “tra il 15 del mese, data suggestiva, e il 20”.
foto: Mauro Scrobogna / LaPresse