La casa bruciata di Tottenham
Le foto della casa bruciata simbolo dell'inizio delle violenze: il proprietario della catena inglese di tappeti che vi aveva un negozio vuole aiutare le trenta famiglie senza casa
Prima che Croydon si prendesse di prepotenza il primato delle distruzioni e roghi di questi giorni, negli scontri di sabato sera a Londra era bruciato anche un edificio bianco d’angolo in Tottenham High Road e le foto delle sue rovine erano diventate il simbolo dell’avvio di questo disastro. Dei trenta appartamenti e del negozio di tappeti della catena inglese Carpetright non è rimasto che uno scheletro abbrustolito. Lord Philip Charles Harris di Peckham, 69 anni, membro del partito conservatore della Camera dei Lord e sponsor della Harris Academy di Peckham, è il proprietario della società Carpetright.
Lord Harris ha fondato la società nel 1988, anno in cui ha aperto il primo negozio a Canning town, nella zona est di Londra. Negli anni la sua società ha acquistato le concorrenti Carpetland e Allied Carpet. Ora possiede circa 700 negozi in tutto il paese, più qualcun altro in Belgio, nei Paesi Bassi e in Irlanda. Il negozio bruciato a Tottenham era suo. Intervistato dalla BBC, Lord Harris ha promesso di aiutare le famiglie rimaste senza casa. “Voglio davvero provare ad aiutarli. Ho chiesto ai miei collaboratori di contattare le persone che hanno perso la casa nell’incendio per poterle incontrare, per aiutarli in qualche modo. Con dei soldi, o con dei vestiti”. Promessa ripetuta in un’intervista al Telegraph: “Quello che più mi rattrista è che molte famiglie non hanno più niente. Ho sentito in radio che a molti sono rimasti solo i vestiti che possedevano al momento dell’incendio. Io voglio davvero aiutarli”.