Il governo di Bengasi è stato sciolto
L'uccisione del generale Younis mette in difficoltà il Consiglio Nazionale Transitorio dei ribelli
Il capo del Consiglio Nazionale Transitorio di Bengasi, Mustafa Abdel Jalil, ha sciolto il governo in seguito alle accuse sulla morte del generale Abdel Fattah Younis. Il portavoce del governo ha fatto sapere che la decisione è stata presa in seguito alle «gravi incompetenze militari, di sicurezza e mediatiche» emerse dopo l’omicidio del generale a capo delle forze ribelli.
Younis era stato ucciso lo scorso 28 luglio dopo essere stato richiamato dal fronte perché accusato di spionaggio. Due giorni dopo il CNT aveva ammesso ufficialmente che era stato ucciso da alcuni dei suoi stessi soldati, contrariamente a quanto era stato detto nelle confuse informazioni delle precedenti ventiquattro ore. Il suo omicidio aveva evidenziato una grossa frattura all’interno del governo di Bengasi, insinuando molti dubbi sulla sua capacità di guidare la Libia in caso di vittoria contro Gheddafi.
Prima di passare dalla parte dei ribelli, Younis era stato a lungo uno degli ufficiali più fedeli a Gheddafi e la televisione di stato libica aveva più volte cercato di creare problemi al governo dei ribelli sostenendo che il generale fosse ancora alleato con il regime. Il CNT aveva inizialmente cercato di minimizzare l’episodio della sua morte dicendo che era tutto sotto controllo e che si era trattato soltanto di «un brutto momento». Poi è arrivata la notizia dello scioglimento dell’interno governo, che dovrà essere ricostituito nei prossimi giorni.