Il “Mondo Felice” della Birmania
Un documentario francese racconta le comiche regole imposte dalla dittatura militare al popolo birmano
Un team di autori francesi ha messo in rete un progetto legato al documentario satirico “Happy World: Burma, the dictatorship of the absurd“, che racconta le follie della dittatura militare in Birmania a partire da un reportage effettuato nel 2009 – fingendosi turisti – su cui sono state costruite animazioni e sceneggiatura. Diretto da Gaël Bordier e Tristan Mendès-France, il film – in inglese – inizia con la satira delle peggiori dittature del mondo e vi si raccontano poi le assurde e spesso comiche regole imposte alla popolazione dalla dittatura.
Tra le cose che gli autori raccontano ci sono imposizioni incredibili. l controllo del traffico aereo è basato sulla lettura dell’oroscopo. La moneta nazionale è divisibile per il numero 9, che è il numero fortunato della giunta militare birmana. Tra i momenti più bizzarri del film c’è una visita al museo per l’eliminazione delle droghe, che la dittatura ha creato per nascondere agli occhi dei turisti il problema del commercio di oppio che affligge il paese. La popolazione è obbligata a coltivare un arbusto chiamato kyet -su, il nome al contrario del leader dell’opposizione democratica (Aung San) Suu Kyi’s. Il motivo è che la giunta militare crede sia una specie di “portafortuna” per tenere lontana la democrazia. Il documentario è diffuso con la licenza Creative Commons, che permette di vedere e far circolare liberamente la versione on-line di 30 minuti. Tra le idee online dei registi francesi autori del documentario, c’è anche una divertente applicazione che mostra come Twitter viene censurato in Birmania.