Gli scontri di stanotte a Londra
Una folla ha attaccato il commissariato a Tottenham e bruciato bus e negozi per protesta contro l'uccisione di un uomo da parte della polizia
Alcuni negozi, due autobus e delle macchine della polizia sono stati attaccati e dati alle fiamme da una folla stanotte nel quartiere di Tottenham a Londra, intorno a Tottenham High Road, in seguito alle proteste contro l’uccisione di un uomo di 29 anni, giovedì da parte della polizia. Sono intervenuti poliziotti a cavallo e agenti antisommossa, con gli elicotteri che volteggiavano sopra le strade.
Alcune centinaia di persone hanno attaccato le auto della polizia e cercato di entrare nel commissariato di Tottenham, lanciando pietre e mattoni. In altri momenti, molotov e missili improvvisati sono stati lanciati contro negozi e auto della polizia: alle 8,30 locali di ieri sera le prime violenze erano cominciate da una protesta fino a quel punto pacifica con il lancio di una bomba incendiaria contro un’auto della polizia. I dimostranti erano armati di spranghe e bastoni, mentre altri ne hanno approfittato per saccheggiare i negozi attaccati.
La protesta era nata dall’uccisione di Mark Duggan, giovedì nella zona nord di Londra, da parte della polizia durante il controllo di una macchina in un’operazione contro il possesso di armi abusive. Le circostanze della sua morte sono state da subito confuse e contraddittorie: la polizia ha sostenuto che qualcuno avesse sparato contro un agente, altre versioni parlavano di Duggan a terra quando lo sparo di un agente lo ha colpito. Duggan aveva 29 anni e tre figli. Gli scontri di stanotte hanno ricordato a molti quelli assai più prolungati e gravi del 1985, seguiti alla morte da parte della polizia di una donna di 49 anni durante l’arresto di suo figlio nella sua casa.