Michele Serra: «Sempre in emergenza e dunque mai in emergenza»
Nella sua rubrica su Repubblica di domenica – l’ultima prima di andare due settimane in vacanza – Michele Serra commenta le eterne critiche alla “troppa burocrazia”.
Se tutti, da sempre, vogliono ridurre la burocrazia, e nessuno si alza in piedi per dire che lui non è d’accordo, e invece bisognerebbe aumentarla, la burocrazia, e anzi incrudelirla fino al sadismo; come mai la burocrazia non è ancora stata ridotta (se non, parzialmente, dalla legge Bassanini nel ’97) tanto che quasi ogni giorno qualcuno sottolinea l’urgenza assoluta di un provvedimento che la riduca, la burocrazia? Ho come l’idea che chi riuscisse a rispondere a questa domanda avrebbe messo il dito nella piaga, trovato la chiave, spezzato l’incantesimo. Avrebbe capito perché in Italia poco o niente muta, perché tutti sono riformisti (conoscete qualcuno che non sia riformista?) e non si fanno riforme. Perché siamo sempre in emergenza e dunque, come è ovvio, mai in emergenza davvero.