Storia del logo Nike
Lo "swoosh" fu disegnato nel 1971 da una studentessa di Portland e costò alla società 35 dollari
Nel 1969 Carolyn Davidson, una giovane studentessa d’arte dell’università di Portland, ebbe la fortuna di incontrare Phil Knight, giovane professore associato di contabilità e co-fondatore della Blue Ribbon Sports, una società che inizialmente si occupava di importare negli Stati Uniti le Onitsuka Tiger, le scarpe da basket giapponesi che spopolavano negli anni ’60. Carolyn era seduta nell’ingresso dell’edificio e si lamentava di non avere nemmeno i soldi per comperare i colori a olio. Knight sentì tutto e decise di offrirle un lavoro.
Knight aveva deciso di diversificare i prodotti importati dal Giappone da quelli prodotti dalla Blue Ribbon Sport, così invitò la giovane studentessa a occuparsene per un compenso di 2 dollari l’ora. Nel 1971 Knight chiese alla ragazza di studiare qualche cosa che potesse valorizzare le nuove scarpe da calcio – il modello “Nike” – della Blue Ribbon e le rendesse “accattivanti”. Carolyn si inventò una dozzina di loghi, nessuno dei quali entusiasmò Knight, che scelse quello che considerava “il meno peggio, ma mi ci abituerò”. Appena sei anni dopo il nome Blue Ribbon venne abbandonato e tutti i prodotti assunsero il marchio Nike, che nel 1980 aveva conquistato il 50% del mercato americano delle scarpe sportive.
Questa è la storia di uno dei simboli più famosi e riconoscibili del mondo, il cosiddetto “swoosh” di Nike. Carolyn impiegò quasi 18 ore per il disegno, che le venne pagato 35 dollari. Dopo la laurea continuò a lavorare per Knight. Nel 1983 Nike era una società in crescita e i soci fondatori decisero di ringraziarla con un party a sorpresa: le regalarono un anello con il logo di Nike, decorato con un piccolo diamante. E in più le diedero 500 azioni, per un valore totale di circa 150 dollari. Oggi ne ha guadagnato circa 1286 dollari per azione.
Per celebrare i 40 anni del logo Nike ha raccolto in un libro i ricordi di Knight, le testimonianze degli impiegati, le opinioni e i commenti dei designers per ricostruire passo dopo passo la nascita del marchio. Oggi la società ha 30.000 dipendenti in tutto il mondo e l’incasso delle vendite dell’anno scorso è stato di circa 19 miliardi di dollari. La signora Davidson si è licenziata dalla Nike nel 2000 e nonostante abbia detto che non si stancherebbe mai di guardare il suo logo, ha sempre sostenuto di non essere diventata miliardaria grazie alla sua creazione. Ora che non lavora più, si dedica ai suoi hobby e al volontariato nella fondazione di RonaldMcDonald.
(Queste e altre immagini tratte dal libro aziendale che celebra i 40 anni del logo Nike, sono riprodotte da Imprint)