Il governo giapponese sempre più in difesa su Fukushima
Oggi il primo ministro Naoto Kan ha sollevato dall'incarico tre responsabili del programma per l'energia nucleare nel tentativo di alleggerire gli attacchi sulla gestione del disastro
Il primo ministro del Giappone Naoto Kan ha sollevato dall’incarico tre responsabili del programma per l’energia nucleare, tra cui il capo dell’Agenzia per la Sicurezza Nucleare e Industriale Nobuaki Terasaka. La decisione è arrivata dopo una nuova serie di accuse sulla gestione del disastro nucleare di Fukushima ed è solo l’ultima di una lunga serie di difficoltà che il governo giapponese ha accumulato negli ultimi mesi su questo fronte. L’Agenzia per la Sicurezza Nucleare e Industriale, che risponde direttamente al Ministero del Commercio e dell’Industria, è stata accusata di non avere saputo far rispettare le misure di sicurezza adeguate nell’impianto nucleare di Fukushima e di avere cercato di manipolare l’opinione pubblica dopo l’incidente, facendo partecipare persone in sostegno del nucleare agli incontri sulla politica energetica che si sono tenuti in diverse città del paese.
La rimozione di tre responsabili di così alto rango, spiega il New York Times, è cosa molto rara in Giappone, dove l’élite burocratica è di fatto alla guida del paese. Ma a quanto pare il primo ministro Kan non ha avuto scelta. Il suo governo è infatti accusato anche da alcuni membri del suo stesso partito di essere colluso con l’industria nucleare giapponese e questa mossa potrebbe essere stata un tentativo estremo di restare al potere. Kan aveva promesso che avrebbe dato le dimissioni subito dopo avere approvato una serie di nuove misure che dovranno servire a ottenere finanziamenti per la ricostruzione, ma negli ultimi tempi sembra avere fatto retromarcia rifiutandosi di annunciare ufficialmente una data.
Sembra che stia cercando di scaricare la propria avversa fortuna sull’apparato burocratico del paese e di costruirsi un’immagine da crociato contro la corruzione della burocrazia, come aveva già fatto negli anni Novanta quando da ministro della Salute portò allo scoperto la collusione tra il suo ministero e l’industria farmaceutica circa l’uso di sangue infetto da HIV. «Ho trovato la stessa struttura che scoprii con l’industria farmaceutica quando ero ministro della Salute», ha detto domenica.
Gli sforzi di Kan potrebbero essere arrivati troppo tardi, dicono molti analisti, ma per il momento sembra intenzionato ad andare avanti su questa linea. Ha già annunciato un piano per separare l’Agenzia per la Sicurezza Nucleare e Industriale dal Ministero del Commercio e collegarla invece al Ministero per l’Ambiente. E la stessa composizione del ministero del Commercio potrebbe essere notevolmente riconsiderata nei prossimi giorni. Nell’annunciare la rimozione dei tre responsabili dell’Agenzia, il ministro del Commercio Banri Kaieda ha parlato della necessità di rifondare il ministero. «Sto pianificando una ristrutturazione che porti un po’ d’aria fresca».