Le violenze etniche a Kashgar, in Cina
La polizia ha ucciso altri due uomini sospettati di avere condotto gli attentati dei giorni scorsi in cui sono morte oltre venti persone
La polizia cinese ha ucciso martedì due uomini di etnia uiguri sospettati di avere condotto l’attacco contro il ristorante di Kashgar in cui domenica sono morte tredici persone. Le autorità hanno detto che i due, Memtieli Tiliwaldi e Turson Hasan, si erano nascosti in un campo di grano alla periferia della città.
L’amministrazione cittadina di Kashgar aveva subito detto di sospettare che l’attentato fosse collegato al movimento separatista musulmano. Kashgar si trova nella regione di Xinjiang, al confine col Tagikistan, e negli ultimi anni è stata attraversata da numerosi scontri etnici. Gli Uiguri musulmani non accettano la presenza dei cinesi Han nella regione e denunciano da anni le repressioni e le indiscriminazioni subite dal governo di Pechino. Nel 2009 Kashgar fu attraversata da una serie di violenti attacchi contro gli abitanti di etnia Han in cui morirono quasi 200 persone.
Secondo una nota diffusa lunedì dal governo regionale di Xinjiang, un’indagine preliminare avrebbe dimostrato che i leader del gruppo terrorista responsabile dell’attentato sarebbero stati formati in un campo di addestramento in Pakistan, dove avrebbero imparato a utilizzare esplosivi e armi da fuoco. Domenica i due uomini avevano dato fuoco a un ristorante di Kashgar e poi iniziato a sparare alle persone che passavano per strada. Gli altri cinque complici erano stati uccisi dalla polizia intervenuta per bloccare la sparatoria. Sabato un altro attentato della stessa matrice aveva ucciso otto persone.