La prostituzione in Svizzera
È legalmente regolata dal 1942, ma a Zurigo sta iniziando a creare qualche problema
Zurigo ha adottato da tempo una linea molto permissiva sulla prostituzione, legale in molte zone della città. Ma in vista dell’arrivo di nuovi immigrati dall’Europa dell’est, l’amministrazione locale ha deciso di modificare alcune regole. Ne parla l’Independent.
Molte delle prostitute che lavorano a Zurigo hanno documenti in regola e pagano le tasse. Nella maggior parte dei casi sono arrivate dall’Europa dell’est. A partire dall’inizio del prossimo anno queste donne potrebbero essere costrette a trasferirsi nel primo distretto a luci rosse della città, in un’area industriale di periferia. La proposta si ispira a un modello già attivo in alcune città tedesche. I clienti parcheggiano, entrano, scelgono una donna e si appartano con lei in una stanza fornita di allarme di sicurezza.
La nuova linea, spiega l’Independent, spera di ridurre il numero delle aree della città in cui le prostitute lavorano dalle undici alle tre di notte. Alcuni gruppi che si battono per i diritti delle prostitute hanno denunciato che la nuova pratica rischierebbe di ghettizzare le donne, ma le autorità sostengono che si tratta di un cambiamento necessario sia per la loro sicurezza che per quella della città. «Stiamo soltanto cercando di trovare un modo per convivere con il fenomeno senza esserne danneggiati», ha detto l’assessore alla Salute e all’Ambiente di Zurigo, Claudia Nielsen. «Non abbiamo la certezza che funzionerà. Quello che sappiamo è che non possiamo continuare così e che non possiamo neanche proibirlo».
La prostituzione in Svizzera è stata regolata a partire dal 1942. La legge dice che uomini e donne possono lavorare nell’industria del sesso e si limita a punire soltanto le forme di sfruttamento della prostituzione. La Svizzera ha anche firmato un accordo con l’Unione Europea che permette agli stranieri di ottenere un permesso di lavoro una volta dichiarata la propria intenzione di dedicarsi alla prostituzione. Le persone devono presentare un certificato medico e sottoporsi a una breve intervista con la polizia, poi di solito ottengono un primo permesso di 90 giorni.
Ma il recente ingresso nell’Unione Europea di paesi dell’est più poveri come Romania e Ungheria ha aumentato troppo in fretta il flusso di immigrati che vengono in Svizzera per fare della prostituzione il proprio mestiere ufficiale, e le autorità ora temono che il paese non sia più in grado di gestire un afflusso di questa portata. La proposta dell’amministrazione di Zurigo è ancora in esame, ma dovrebbe essere approvata entro gennaio del 2012. Le autorità hanno già individuato una zona della città che potrebbe essere destinata a questo nuovo spazio.