Il Chelsea Hotel sta chiudendo?
Nell'hotel più famoso della storia del rock ci saranno pesanti ristrutturazioni, e secondo i residenti niente sarà più come prima
Il Chelsea Hotel di Manhattan, New York, ha smesso di accettare prenotazioni a partire da sabato scorso, per la prima volta nella sua storia. La durata della chiusura, motivata dalla necessità di lavori di ristrutturazione, è sconosciuta. L’edificio di venti piani ospita circa 250 stanze, è stato costruito nel 1883 ed è utilizzato come hotel dal 1905. Si trova al numero 222 della West 23th Street, tra la Settima e l’Ottava strada, nel sudovest di Manhattan.
Come ricorda il New York Times, il Chelsea Hotel ha ospitato nelle sue stanze un numero incredibile di artisti, è stato celebrato in diverse canzoni ed è l’ambientazione di mille episodi della storia del rock. Tra questi, il famoso incontro tra Leonard Cohen e Janis Joplin, che risiedeva lì: i due si trovarono in ascensore, lei disse che cercava Kris Kristofferson, lui rispose “Sono io” e si sentì dire “Ti facevo più alto” (il racconto è di Cohen). Quello che successe dopo, e la relazione che ne nacque, venne descritto con dovizia di particolari da Cohen nella sua canzone “Chelsea Hotel No. 2”. Un altro pezzo dedicato al Chelsea è “Chelsea Morning” di Joni Mitchell, canzone che sarebbe responsabile del nome dell’unica figlia di Bill e Hillary Clinton. Altri sono stati scritti dai Jefferson Airplane, da Nico, da Keren Ann e Ryan Adams. Ultimamente ci hanno registrato alcune canzoni i Libertines.
Quanto agli scrittori, Mark Twain ci ha abitato nel 1898, e Jack Kerouac nel 1951, l’anno in cui scrisse Sulla strada. Altri episodi alimentano la leggenda che l’albergo sia abitato da fantasmi: Nancy Spungen abitava qui con il suo ragazzo, il leader dei Sex Pistols Sid Vicious, quando venne ritrovata morta nell’ottobre del 1978 sul pavimento della sua stanza al primo piano, uccisa da una sola coltellata all’addome. Per il crimine verrà arrestato Sid Vicious, ma il caso verrà chiuso dopo la morte dello stesso Vicious per overdose pochi mesi dopo. Il poeta gallese Dylan Thomas ebbe il malore che lo uccise, nel 1953, mentre abitava al Chelsea. Alcuni altri residenti celebri sono stati Dee Dee Ramone dei Ramones, Bob Dylan, Patti Smith, Jimi Hendrix, Edith Piaf.
Gli interni dell’albergo sono pieni di quadri e lasciano il segno di un glorioso passato, facendo del Chelsea un’attrazione turistica mentre continuano a risiedervi molti registi, fotografi, produttori e artisti che tengono alto il nome del Chelsea Hotel come di una colonia artistica all’interno di New York. Anche se è sempre stato possibile prenotare le camere per pochi giorni, il nome dell’hotel è legato agli ospiti che rimangono per lunghi periodi, anche di diversi anni consecutivi. Attualmente vi risiedono più o meno stabilmente un centinaio di persone. Secondo i residenti, intervistati dal New York Times, l’atmosfera del Chelsea è cominciata a cambiare irreversibilmente quando Stanley Bard, ex direttore e uno dei proprietari dell’hotel, è stato messo da parte nel consiglio di amministrazione del Chelsea quattro anni fa. Bard ha gestito l’albergo nel suo periodo d’oro, facendo una certa selezione degli ospiti e decidendo personalmente le tariffe.
Si dice che l’edificio verrà venduto per circa 80 milioni di dollari all’immobiliarista Joseph Chetrit, che avvierà un pesante programma di ristrutturazioni che durerà almeno un anno, ma l’accordo non sarebbe stato ancora concluso. I residenti storici, a cui è stato permesso di rimanere, sono preoccupati per quello che sarà dell’hotel dopo i lavori e hanno già tenuto delle feste per salutare i bei tempi andati del Chelsea.
foto: EMMANUEL DUNAND/AFP/Getty Images