Un anno a Londra 2012
A che punto è l'organizzazione dei prossimi Giochi olimpici
Come mostra il conto alla rovescia dell’orologio digitale di Trafalgar Square, tra 365 giorni si aprirà all’Olympic Stadium di Londra la trentesima edizione delle Olimpiadi. Sei anni fa a Singapore la capitale britannica ha battuto la favorita Parigi e sbaragliato le concorrenti New York, Mosca e Madrid, ottenendo l’organizzazione dei Giochi. Londra sarà la prima città a ospitare le Olimpiadi per tre edizioni: 1908, 1948 e 2012.
Come racconta il Guardian, a Londra l’entusiasmo è crescente e gli organizzatori sono ottimisti. Jacques Rogge, presidente del Comitato olimpico internazionale, alla cerimonia d’inaugurazione dell’Aquatic Centre ha invitato gli sportivi di tutto il mondo alla prossima edizione dei Giochi dichiarando che «gli atleti saranno pronti e anche Londra lo sarà». Ottimismo condiviso da Lord Sebastian Coe, presidente del Comitato organizzatore dei giochi (LOGOC) e dal premier britannico David Cameron, che promette che la capitale britannica saprà offrire «i migliori Giochi di sempre nel miglior Paese del mondo». Londra dovrà essere pronta ad accogliere 10.500 atleti provenienti da più di 200 paesi, 5.000 allenatori, 20.000 giornalisti da tutto il mondo e migliaia di visitatori e turisti. Fino a questo momento, i lavori sono andati avanti seguendo le scadenze previste: al contrario di quanto accaduto a molte altre città organizzatrici, Londra non dovrebbe arrivare al 27 luglio 2012 con l’acqua alla gola.
Quanto costano
Non è semplicissimo fare una stima riguardo il costo dei Giochi: molti soldi sono stati investiti dal Governo e dalla città, altri sono stati raccolti con gli sponsor, i biglietti e alcune lotterie. Nel 2007 Tessa Jowell, allora ministro per le Olimpiadi, aveva annunciato una spesa complessiva di 9,3 miliardi di sterline, la maggior parte dei quali investiti nella costruzione delle infrastrutture e nella riqualificazione di alcune aree della città. L’allora sindaco della città, Ken Livingstone, aveva promesso che alla fine dei Giochi il bilancio per la città sarebbe stato in attivo. Lo scorso 19 luglio il nuovo ministro per le Olimpiadi, Hugh Robertson, ha detto che l’organizzazione dei Giochi sarà ultimata per tempo e senza sforare il budget previsto.
Biglietti
I biglietti sono stati in vendita dal 15 marzo al 26 aprile scorso sul sito ufficiale delle Olimpiadi: sei settimane di tempo e nessuna garanzia di poter assistere al proprio sport preferito. Per tutti gli eventi per i quali le prenotazioni hanno superato il numero di posti disponibili, cerimonie di apertura e chiusura comprese, c’è stato un sorteggio. L’organizzazione ha spiegato che così ha evitato di mandare in tilt il sistema di prenotazioni online. Il costo di una poltroncina in primissima fila alla cerimonia d’apertura era di 2012 sterline, 1500 sterline quello della cerimonia conclusiva. Il biglietto Vip per le finali di atletica costava 750 sterline.
London Olympic Stadium
Consegnato a 486 giorni dal via e costato 551 milioni di euro, il London Olympic Stadium, la struttura dove si terranno le cerimonie d’apertura e di chiusura, si trova a sud dell’Olympic Park, un'”isola” circondata da corsi d’acqua su tre lati. Gli spettatori potranno raggiungerlo con cinque ponti. Lo stadio ha 80.000 posti, parte di questi collocati su una leggera struttura in acciaio e calcestruzzo che potrà essere smontata dopo le Olimpiadi, quando la struttura diventerà lo stadio di casa della squadra di calcio del West Ham. Il progetto ha ricevuto giudizi differenti: per qualcuno è “magnifico”, altri lo definiscono una “ciotola di pannacotta”.
La Basketball Arena
La Basketball Arena, iniziata nel 2009 e completata nel 2011, è una delle strutture olimpiche più grandi mai costruite. È in grado di trasformarsi da campo da basket in campo di pallamano in 22 ore, grazie alla possibilità di rimuovere il pavimento completamente e agevolmente. Per i Giochi Paralimpici, che inizieranno un mese dopo i Giochi Olimpici, la struttura ospiterà sia le partite di basket che quelle di rugby, questa volta giocati su sedia a rotelle. Al termine delle Olimpiadi la struttura sarà smontata e le parti dovrebbero essere riutilizzate in altri luoghi della Gran Bretagna: si tratta della più grande struttura provvisoria mai costruita per un’Olimpiade.
L’Aquatic Centre
Inaugurato proprio ieri a un anno esatto dall’inizio dei giochi, l’edificio si presenta come una delle meraviglie archittettoniche di questa edizione dei Giochi. Progettata dall’architetto iraniano Zaha Hadid, ha la forma di un insetto e contiene una piscina da 50 metri e una per i tuffi da 25 metri. La copertura in acciaio, che sarà presto rivestita da un manto di lastre di alluminio, è sostenuta da ventisei capriate. La maggior parte degli spettatori assisterà alle competizioni in due ali temporanee che verranno smantellate alla fine dei giochi olimpici.