È giusto che la pillola sia gratis?
Un rapporto dell'Institute of Medicine potrebbe spingere il governo americano a inserirla tra i farmaci totalmente rimborsabili dalle assicurazioni sanitarie
Gli Stati Uniti potrebbero decidere di inserire la pillola anticoncezionale tra i farmaci rimborsabili al cento per cento dalle assicurazioni sanitarie. Il prestigioso Institute of Medicine (IOM) ha pubblicato un rapporto in cui suggerisce che i farmaci per il controllo delle nascite dovrebbero ricadere nella categoria dei farmaci gratuiti. Sebbene non vincolanti, spiega Time, le indicazioni dell’istituto potrebbero influenzare notevolmente le decisioni del Dipartimento per la Salute e quindi le future scelte del governo americano.
Dal momento che i farmaci contraccettivi aiutano a prevenire gravidanze indesiderate e conseguenti aborti, spiega il rapporto, la loro funzione come strumento di tutela della salute delle donne è fondamentale. La proposta ha già suscitato la reazione indignata della Conferenza americana dei Vescovi e del Family Research Council. Tra le altre proposte dello IOM c’è anche quella di inserire nella stessa categoria a copertura totale lo screening per il diabete, lo screening per il papillomavirus, lo screening annuale per l’HIV e per le malattie a trasmissione sessuale in genere e l’assistenza per le donne vittime di violenza domestica.