La crisi diplomatica tra Lituania e Austria
L'arresto e l'immediato rilascio di un ex comandante delle forze speciali sovietiche sta facendo litigare due membri dell'Unione Europea
di Paolo Pantaleo
La Lituania e l’Austria sono sull’orlo di una crisi diplomatica a causa dell’arresto e dell’immediato rilascio dell’ex comandante delle forze speciali sovietiche “Alfa” Mikhail Golovatov.
La Lituania accusa Golovatov di crimini di guerra per aver guidato, il 13 gennaio del 1991, l’assalto delle forze sovietiche alla torre della televisione pubblica di Vilnius, quando l’Urss cercava di reprimere con la forza il movimento di indipendenza nel paese baltico. Le vittime dell’attacco furono 14 e feriti furono molte centinaia. All’epoca la Lituania cercava di difendere la proclamazione di indipendenza dall’Urss, emessa dal parlamento lituano nel 1990. L’Unione Sovietica riconobbe l’indipendenza del pese baltico soltanto nel settembre del 1991. Mikhail Golovatov è rimasto alla guida delle forze speciali Alfa fino al 1992, è stato consigliere del vice capo dei Servizi di sicurezza russi dal 1997 al 2002, e ha anche intrapreso una carriera da uomo di affari.
Il suo arresto è avvenuto lo scorso venerdì a Vienna, da parte delle autorità austriache. La Lituania, che lo aveva inserito in una lista di 23 ricercati per crimini di guerra per i fatti del gennaio 1991, ha subito inviato all’Austria una richiesta di estradizione, ma poche ore dopo le autorità austriache hanno rilasciato Golovatov. Dato che in Austria lo stato di fermo è autorizzato per un massimo di 48 ore, la Lituania ritiene che il frettoloso rilascio di Golovatov sia avvenuto a causa delle pressioni della Russia. Nella serata del 15 luglio il ministro degli esteri lituano Audronius Ažubalis ha avuto un colloquio telefonico con il collega austriaco Michael Spindelegger per sollecitare le autorità austriache a soddisfare la richiesta di estradizione, ma poche ore dopo l’ex ufficiale sovietico è stato rilasciato senza una spiegazione ufficiale. Lunedì il governo lituano ha richiamato per consultazioni il proprio ambasciatore a Vienna e ha protestato ufficialmente nei confronti dell’Austria per violazione del diritto internazionale.
La presidente lituana Dalia Grybauskaite ha detto che il comportamento dell’Austria è politicamente ingiustificabile e compromette la cooperazione europea nell’ambito del diritto. La giustizia lituana sembra comunque avere intenzione di processare Golovatov in contumacia, anche attraverso la modifica di alcuni articoli del proprio ordinamento. Nel frattempo forti proteste di piazza sono in corso a Vilnius contro il rilascio di Golovatov da parte delle autorità austriache.
Foto: ALINA OZIC/AFP/Getty Images