“I segreti della casta di Montecitorio”
In rete si parla molto del blog di un presunto ex impiegato della Camera, che promette di rivelare tutti i privilegi dei parlamentari
Da questa mattina in rete ha iniziato a girare molto la notizia del blog “I segreti della casta di Montecitorio». L’autore, che si firma Spidertruman, dice di essere un ex impiegato della Camera e promette di rivelare tutti i privilegi dei parlamentari. La sua pagina Facebook ha raccolto trentamila amici in due giorni.
Il titolo promette succulente rivelazioni. «I segreti della casta di Montecitorio». Firmato Spidertruman, il fantomatico ex precario di Montecitorio che sabato ha aperto la pagina su Facebook e in 24 ore ha raggiunto i 30mila «amici». Ovvio, il titolo è già una bella partenza, degna dell’eccellenza del marketing. Toni rivoluzionari che aizzano il mugugno: Facciamogliela vedere, al Referendum, al Flash mob e via con le invettive al «cinque stelle». Qualcuno ricorda Spidertruman com’è che per 15 anni (gli in cui avrebbe dovuto essere precario) ti è andata bene e ora spifferi tutto.
CARTA INTESTATA – Lui promette di rivelare, giorno per giorno nuovi intrallazzi dei signori della politica, di destra, di sinistra, di centro. Forse anche dall’alto. E perché l’evento carbonaro sia ancora più emozionante alla pagina Facebook, aggiunte in tutta velocità un secondo indirizzo, via blog… Tante foto, tanta carta intestata fotografata. Ma in realtà l’«Assange de no’ altri», per ora parla di finte scorte, furti fasulli per ottenere rimborsi, minacce inesistenti per ottenere l’auto blu, viaggi gratis per amici e parenti, sconti giganteschi e stipendi elencati uno ad uno per mettere a nudo i privilegi della politica. Ma non fa nessun nome.
SPIDERTRUMAN – In poche ore Spidertruman, come si fa chiamare l’autore sul Web, ha superato i duemila, poi i seimila, poi gli ottomila fan, cavalcando l’ondata di antipolitica che anche negli ultimi giorni è divampata sulla rete dopo la cancellazione dei previsti tagli agli stipendi dei parlamentari. E così ce n’è per tutti. Spigolando tra i post si «scopre» certe marche d’auto fanno sconti anche del 20% ai parlamentari, e perché certe compagnie telefoniche applicano tariffe assai ridotte? Si legge dei barbieri ( tutti provenienti dalla stessa regione del presidente della Camera che li assunse) pagati, a detta dell’autore, 11 mila euro al mese. E di poliziotti costretti a fare da chauffeur alle mogli degli onorevoli di giorno e ad accompagnare il deputato di turno dall’amante la sera.