Casey Anthony è libera
È stata assolta dall'accusa di avere ucciso la figlia di due anni, ora dovrà nascondersi per fuggire dall'attenzione morbosa della stampa
Poco dopo la mezzanotte di sabato 17 luglio, Casey Anthony è uscita dal carcere di Orlando, Florida, dove si trovava dal luglio del 2008 con l’accusa di avere ucciso la figlia di due anni, Caylee. Casey Anthony è uscita dal carcere accompagnata dal suo avvocato, Jose Baez, e scortata da un folto gruppo di uomini armati e da alcuni poliziotti a cavallo che avevano il compito di tenere a distanza la folla radunata davanti all’edificio. La donna era stata assolta lo scorso 6 luglio al termine di uno dei casi di cronaca nera più controversi e seguiti degli ultimi anni.
Alcune centinaia di persone si erano radunate davanti al carcere di Orlando già da alcune ore prima che Casey Anthony uscisse. La maggior parte aveva con sé cartelli che chiedevano «Giustizia per Caylee» e protestavano contro la scarcerazione della donna. Qualcuno invece chiedeva di lasciarla in pace e rispettare l’esito del processo. «Per questa scarcerazione è stata impiegato un numero inusuale di forze di sicurezza», ha detto il portavoce del carcere Allen Moore «in questo senso, non si tratta di una scarcerazione qualsiasi».
Casey Anthony è stata assolta dall’accusa di avere ucciso la figlia di due anni nel giugno del 2008 ma condannata a quattro anni per falsa testimonianza e ostruzione alle indagini. La condanna è stata emessa lo scorso 7 luglio, quando la donna aveva già passato in carcere oltre tre anni e quando le restavano ormai pochi giorni da scontare. I suoi avvocati hanno mantenuto la massima riservatezza sul luogo in cui ora andrà a vivere, perché temono per la sua incolumità. Dopo la sentenza di assoluzione su Facebook sono comparsi molti gruppi che chiedono la sua condanna a morte.