Cos’è il silica gel
Slate spiega perché è meglio non mangiarselo, anche se è innocuo
Le piccole bustine con la scritta “Silica gel”, gel di silice, sono entrate a un certo punto nelle nostre vite, anni fa, attraverso alcuni dei nostri acquisti. Ma per proteggere le loro merci dall’umidità, i produttori le infilano ormai dappertutto: scatole di scarpe, borse, articoli di pelle, vestiti, giacche, prodotti elettronici e compagnia bella. La loro presenza riduce sensibilmente la possibilità che si formino muffe o che l’umidità rovini le merci durante i trasporti, soprattutto se questi durano giorni e richiedono spostamenti di migliaia di chilometri.
Il gel di silice è un polimero del diossido di silicio, un composto del silicio, e viene solitamente sfruttato per la sua capacità deidratante e assorbente. Per ottenerlo si procede all’acidificazione di una soluzione di silicato di sodio, il processo chimico porta alla formazione di una miscela che una volta essiccata si presenta come piccoli granelli bianchi, quasi trasparenti. Il prodotto finito viene solitamente chiamato “Silica gel” e su Slate spiegano che è innocuo per la nostra salute, anche quando viene ingerito contravvenendo alle indicazioni riportate sulle onnipresenti bustine, che invitano a disfarsene rapidamente.
È una sostanza inerte, non è tossica ed è sostanzialmente innocua. Indigeribile, passa attraverso l’organismo e viene espulso in una forma del tutto simile a quella in cui era stato ingerito.
Alcuni produttori ne hanno persino realizzato versioni aromatizzate al gusto di limone da usare nelle diete. Il prodotto aiuta infatti a dare la sensazione di sazietà, riempiendo lo stomaco, e viene poi espulso dall’organismo senza problemi, dicono. Nonostante sia praticamente innocuo, chi realizza le bustine di gel di silice preferisce specificare sulle confezioni che il prodotto non va ingerito perché i piccoli pacchetti vengono spesso scambiati per contenitori di cibo o caramelle, specialmente dai bambini.
Negli Stati Uniti, per esempio, oltre 38mila persone hanno ingerito il contenuto delle bustine nel 2009, almeno stando ai dati forniti dalla American Association of Poison Control Centers. Solo quattromila erano adulti, gli altri erano tutti bambini con un’età al di sotto dei sei anni. Solitamente i medici e gli esperti di intossicazioni consigliano ai genitori di non allarmarsi. Il rischio più grande non è quello di rimanere intossicati, ma di rimanere soffocati durante l’ingestione dei granuli. Il pericolo aumenta quindi nel caso di bambini o persone con problemi neurologici che complicano la loro capacità di deglutire.
Il rischio di avvelenamento è più concreto nel caso in cui i granuli siano a loro volta rivestiti con altre sostanze chimiche. Uno dei rivestimenti che viene spesso utilizzato prevede l’utilizzo di cloruro di cobalto esaidrato, ritenuto nocivo e cancerogeno. L’ingestione di piccole quantità non costituisce un grave pericolo per la salute ma può causare nausea e conati di vomito.