La storia di Milly Dowler
Il sequestro e l'omicidio per raccontare i quali il News of the World superò il limite, ed è stato costretto a chiudere
Ieri News of the World, il tabloid britannico travolto dallo scandalo sulle intercettazioni illecite di personaggi famosi, membri della famiglia reale e di persone coinvolte in gravi casi di cronaca, è stato pubblicato per l’ultima volta. Il giornale, di proprietà di Rupert Murdoch, era stato già accusato in passato di attività illecite legate alla violazione di alcune segreterie telefoniche, ma il caso ha avuto un’accelerazione e ha suscitato grande indignazione nell’opinione pubblica negli ultimi giorni con la rivelazione dei dettagli sul rapimento di Milly Dowler e sul suo trattamento da parte di News of the World.
Il rapimento
Milly Dowler era una ragazzina di Walton-on-Thames, una cittadina nel Surrey nell’Inghilterra sud-orientale. Quando fu rapita il 22 marzo del 2002 aveva tredici anni. Terminate le lezioni alla Heathside School, Milly aveva preso il treno per tornare a casa, scendendo però una fermata prima per trovarsi con alcuni amici in un bar. Lasciato il locale, la ragazza scomparve e dopo alcune ore di attesa e nessuna notizia, i genitori decisero di denunciarne la scomparsa.
Le ricerche
La polizia organizzò rapidamente una ricerca, impiegando un centinaio di agenti e alcuni elicotteri per perlustrare buona parte del Surrey nella speranza di ritrovare Milly. I genitori fecero anche alcuni annunci alla televisione, invitando chi avesse informazioni a farsi avanti per aiutarli.
Nei giorni seguenti le testimonianze di alcune persone nell’area in cui era scomparsa Milly portarono gli investigatori a ipotizzare che la ragazzina avesse seguito qualcuno volontariamente. Nessuno aveva notato nulla di strano, come urla o lotta: probabilmente conosceva la persona che l’avrebbe poi rapita, fu l’ipotesi.
Il ritrovamento
Dopo settimane di ricerche, appelli e tentativi di mandare messaggi al cellulare della ragazzina nella speranza di una risposta, le autorità comunicarono ai genitori di Milly che molto probabilmente loro figlia era morta. A fine estate, in un bosco nei pressi di Yateley, nello Hampshire, alcuni escursionisti trovarono i resti decomposti di un essere umano. I test eseguiti sul cadavere confermarono che si trattava di Milly Dowler. Il corpo era molto decomposto e non fu possibile ricostruire con certezza le cause della morte. Le autorità cambiarono il caso da sequestro di persona a indagine per omicidio.
Le indagini, disturbate da lettere di minacce alla famiglia Dowler e da telefonate di una donna che si finse Milly, raggiunsero un punto di svolta nel febbraio del 2008, quando gli inquirenti arrivarono a Levi Bellfield, un serial killer già sospettato di altri omicidi. Nel marzo dello scorso anno Bellfield fu ufficialmente accusato dell’omicidio della ragazzina e il 23 giugno 2011 è stato condannato al carcere a vita.
La segreteria telefonica
News of the World aveva seguito in questi anni la vicenda con numerosi articoli, nel grande interesse che aveva suscitato il caso nell’opinione pubblica. Il tabloid aveva chiesto nel 2002 all’investigatore privato Glenn Mulcaire di occuparsene, raccogliendo il maggior numero di informazioni possibile sulla famiglia Dowler. Diversi cronisti di News of the World avrebbero successivamente assoldato altri investigatori privati, incaricandoli di trovare il modo di entrare nella segreteria telefonica del cellulare della ragazzina scomparsa, spiega in questi giorno il Guardian citando fonti interne a Scotland Yard.
Frugando nella casella della segreteria, i giornalisti e gli investigatori privati all’epoca del rapimento avrebbero anche cancellato alcuni messaggi, dando così ai Dowler la falsa speranza che la loro figlia potesse essere ancora viva e in grado di ascoltare la segreteria telefonica. Scotland Yard non esclude che i messaggi cancellati potessero rendere più semplici le indagini, consentendo di arrivare prima al serial killer Bellfield. I Dowler hanno annunciato di voler chiedere i danni a News of the World per quanto accaduto.
I dettagli sull’inchiesta legata al comportamento di News of the World nel caso Dowler hanno suscitato molta indignazione nell’opinione pubblica, che si era appassionata al caso della ragazzina del Surrey. Il primo ministro David Cameron ha definito la vicenda «decisamente orribile», se confermata dalle prove, e ha chiesto agli inquirenti di condurre le indagini necessarie per appurare tutta la verità sul caso.