Gli arresti per il caso News of the World
Ieri sono state arrestate tre persone, e Cameron ha provato a giustificare i suoi rapporti con Coulson
Ieri la polizia britannica ha arrestato tre persone all’interno dell’Operation Elveden, le indagini che si occupano dei pagamenti illegali alla polizia da parte dei giornalisti del News of the World, uno degli elementi del complesso scandalo che ha portato all’annuncio della chiusura del tabloid britannico.
Venerdì mattina è stato arrestato Andy Coulson, ex direttore del News of the World tra il 2003 e il 2007 e direttore della comunicazione per il partito conservatore britannico del premier David Cameron fino allo scorso gennaio. Coulson è rimasto nove ore nella stazione di polizia di Lewisham, nella zona sud di Londra, per rispondere a domande sul suo coinvolgimento nella violazione di segreterie telefoniche fatta da giornalisti del News of the World mentre lui era direttore. Coulson si sarebbe proclamato innocente. In serata è stato rilasciato con una nuova convocazione davanti ai responsabili delle indagini già fissata al prossimo ottobre.
L’ex corrispondente per la famiglia reale del News of the World Clive Goodman è la seconda persona arrestata ieri. Goodman, 53 anni, è stato arrestato all’alba nella sua casa nel Surrey ed è stato interrogato a Londra, per poi essere rilasciato in attesa di essere nuovamente sentito a ottobre, come Coulson. Attualmente lavora al Daily Star Sunday, un altro tabloid, la cui sede è stata perquisita dalla polizia nella giornata di ieri.
In serata è arrivata la notizia di un terzo arresto nell’operazione Elveden: si tratta di un altro uomo arrestato nel Surrey, di 63 anni, ma di cui non è ancora nota l’identità.
Le reazioni del mondo politico
Venerdì mattina il premier britannico David Cameron ha tenuto una conferenza stampa a Downing Street per rispondere alle pressanti domande dell’opinione pubblica a proposito dei suoi rapporti con Andy Coulson, una figura centrale dello scandalo e per quattro anni responsabile della comunicazione dei Tories. Cameron ha ammesso la sua piena responsabilità nella nomina di Coulson, ma non ha rinnegato il suo gesto, dicendo che nessuno lo aveva avvisato con precisione dei legami di Coulson con diversi investigatori privati, uno dei quali coinvolto in un caso di omicidio. In passato, il Telegraph e il Guardian avevano sostenuto invece che l’attuale primo ministro britannico fosse a conoscenza delle conoscenze di Coulson già al momento dell’assunzione.
Cameron ha detto che aveva deciso di dare “una seconda possibilità” a Coulson, dopo il primo scandalo delle intrusioni nelle segreterie telefoniche nel 2006, e che la decisione è stata presa da lui personalmente. Ha anche detto che la prima inchiesta del 2006 era stata “inadeguata” e che le nuove indagini andranno invece a fondo del problema. Oltre alle investigazioni in corso, il primo ministro ha annunciato due altre inchieste: la prima, diretta da un giudice, si occuperà di capire perché le indagini del 2006 hanno fallito nell’arginare il problema e nel comprenderne la gravità e l’estensione, e la seconda invece sarà portata avanti da un gruppo di esperti e si occuperà “della cultura, dell’etica e delle pratiche della stampa britannica.” Infine, il premier ha aggiunto che l’organo di autoregolazione e controllo della stampa, la Press Complaints Commission, ha fallito nel suo intento e non è più adeguato, e dovrà essere rimpiazzato da un nuovo organo indipendente sia dalla stampa, sia dalla politica.
Alla conferenza stampa di Cameron ha risposto il leader laburista Ed Miliband, criticando duramente le posizioni del premier e dicendo che i suoi collaboratori avevano moltissime informazioni sull’operato di Coulson da direttore. Miliband ha detto che il premier si deve scusare per aver portato Coulson “al centro della macchina di governo” e deve chiarire il contenuto delle sue conversazioni con il responsabile della comunicazione che riguardavano la vicenda delle intrusioni telefoniche, “prima e dopo” la sua elezione a primo ministro.
Per quanto riguarda il News of the World, il leader dell’opposizione ha detto che la chiusura del tabloid non è abbastanza, e che lo scandalo deve avere conseguenze anche sui responsabili del gruppo editoriale. Il riferimento è all’amministratore delegato della società editrice del tabloid (la News International del gruppo Murdoch) Rebekah Brooks, che ieri ha tenuto una burrascosa riunione con i giornalisti in cui ha annunciato che cercherà un altro lavoro ai dipendenti del News of the World all’interno dello stesso gruppo editoriale, ma ha anche dovuto affrontare diverse critiche per la chiusura della testata.
Andy Coulson.
foto: AP Photo/Oli Scarff, Pool