Dominique Strauss-Kahn è libero
L'inchiesta è in affanno, il giudice gli restituisce la cauzione e si tiene il passaporto. Una lettera del procuratore distrettuale spiega in che cosa la cameriera ha mentito nei primi giorni dell'indagine
Dopo una breve udienza questo pomeriggio (iniziata alle 11.30 ora di New York) il giudice Michael J. Obus ha sospeso gli arresti domiciliari di Dominique Strauss-Kahn e gli ha restituito la cauzione. La decisione è stata presa considerando le ultime indagini che hanno messo in dubbio l’attendibilità della donna che lo ha accusato di stupro, che avrebbe mentito su diversi avvenimenti del suo passato, ma il processo continua il suo corso.
In una lettera inviata il 30 giugno dal procuratore distrettuale della contea di New York, Cyrus Vance, alla difesa di DSK vengono spiegate nel dettaglio le dichiarazioni della cameriera che si sono rivelate infondate o scorrette. L’unica di queste direttamente collegata al caso e non riguardante il suo passato è nella ricostruzione di cosa successe dopo l’aggressione: inizialmente aveva detto di essere andata nel corridoio principale del 28 piano e di esserci rimasta finché non vide DSK allontanarsi dalla camera 2806 e entrare in ascensore. Più tardi invece ha detto che dopo l’aggressione andò a mettere in ordine una camera vicina e poi ritornò nella 2806 iniziando a pulire anche lì, ma poi andò a dire quello che era successo al suo superiore.
Qui sotto la diretta dell’udienza del Post e le prime reazioni della stampa e del mondo politico francese.
18.12 – L’avvocato di Nafissatou Diallo ha accusato duramente il procuratore Vance e ha detto che uno dei suoi aiutanti è sposato con un membro del collegio difensivo di DSK.
18.00 – Anche Kenneth Thompson, avvocato della cameriera che ha annunciato lo stupro, sta parlando davanti al tribunale. Ha ribadito che la sua cliente ha subito un’aggressione, come testimonieranno alle prossime udienze i documenti del controllo medico e delle fotografie, e ha fornito dettagli molto crudi sullo stupro. Ha aggiunto che Nafissatou Diallo (il nome della cameriera 32enne proveniente dalla Guinea) non ha mentito a proposito della sua richiesta di asilo negli Stati Uniti.
17.50 – I legali di DSK, Ben Brafman e William Taylor, stanno parlando ai giornalisti fuori dal tribunale. Brafman ha detto che il procuratore Cyrus Vance ha dimostrato “coraggio” e “integrità personale” ammettendo di essersi parzialmente sbagliato rispetto alle prime impressioni sul caso, e ha aggiunto che “anche se oggi è stato un passo da gigante nella giusta direzione, il prossimo passo sarà il ritiro completo di tutte le accuse”.
17.43 – Strauss-Kahn ha lasciato l’aula. La prossima udienza del processo rimane fissata al 18 luglio.
17.42 – Dominique Strauss-Kahn è stato rilasciato “on his own recognizance”: il che vuol dire che il processo va avanti e che le accuse contro di lui non sono state ritirate, ma che non dovrà più rimanere agli arresti domiciliari. Il suo passaporto non gli è stato restituito. Rimarrà dunque negli Stati Uniti, all’interno dei quali potrà spostarsi liberamente. La cauzione di un milione di dollari gli è stata restituita.
17.35 – L’udienza è appena cominciata. Nell’attesa della decisione del giudice, potreste ripassarvi quello che c’è da sapere su DSK e sullo scandalo dello scorso maggio.
L’ex direttore del Fondo Monetario Internazionale, Dominique Strauss-Kahn è arrivato in tribunale a Manhattan qualche minuto prima delle 17, accompagnato dalla moglie Anne Sinclair, per l’udienza prevista alle 17,30 ora italiana. Intorno alle 16 ora italiana, l’emittente Bloomberg TV ha annunciato che il rilascio di Strauss-Kahn è ormai sicuro. La notizia è stata subito ripresa da tutti i mezzi di comunicazione europei e americani. In caso di rilascio, Strauss-Kahn probabilmente non avrà indietro il suo passaporto ma sarà libero di muoversi all’interno degli Stati Uniti.
Cos’è successo oggi
Gli ultimi e inattesi sviluppi dell’affare Strauss-Kahn, anticipati da un articolo del New York Times, sono dovuti a indagini degli ultimi cinque giorni che screditerebbero la testimonianza della cameriera che ha accusato l’ex direttore del Fondo Monetario Internazionale. L’accusa e la difesa si sarebbero incontrati giovedì e avrebbero discusso sulla possibilità di ritirare del tutto le accuse nei confronti di DSK. Uno degli avvocati di Dominique Strauss-Kahn, Benjamin Brafman, aveva annunciato oggi che il suo cliente sarebbe comparso in tribunale a New York alle 11.30 (le 17.30 in Italia) e che il giudice Michael J. Obus avrebbe potuto concedergli subito la sospensione degli arresti domiciliari e la libertà condizionale, in attesa della prossima udienza del processo prevista per il 18 luglio.
Nelle prime ore di oggi il New York Times ha pubblicato un articolo che diceva che le accuse di stupro contro l’ex direttore del Fondo Monetario Internazionale, Dominique Strauss-Kahn, stavano per essere seriamente ridimensionate. La presunta vittima dell’aggressione, una cameriera dell’albergo Sofitel di New York, si sarebbe rivelato un testimone poco credibile nel corso delle indagini. Il giornale statunitense citava come fonti “due membri di buon livello delle forze dell’ordine”.
Strauss-Kahn era stato arrestato a New York il 14 maggio, e dopo pochi giorni in carcere gli erano stati concessi gli arresti domiciliari in un palazzo della città statunitense (in Franklin Street, nella zona di TriBeCa), dove risiede tuttora.
Le prove di un rapporto sessuale avvenuto nella camera d’albergo, secondo il New York Times, non sarebbero in discussione: i dubbi sono emersi sulla versione della vicenda riportata dalla cameriera, e sono aggravati dal fatto che, durante l’inchiesta, la donna avrebbe mentito anche più volte su fatti riguardanti la propria vita. La cameriera ha 32 anni e si è trasferita negli Stati Uniti dalla Guinea nel 2002. Gli investigatori avrebbero trovato irregolarità a proposito della sua richiesta d’asilo e possibili collegamenti con persone coinvolte nel traffico della droga e nel riciclaggio di denaro: anche se erano stati i legali di Strauss-Kahn ad annunciare una strategia difensiva che avrebbe messo alla prova la credibilità della testimone, sono stati gli inquirenti a trovare le informazioni che sono emerse nelle ultime ore. Secondo la difesa, non ci sarebbe stata alcuna aggressione e eventuali rapporti sessuali sarebbero stati consenzienti.
Le reazioni francesi
Fin dalla pubblicazione dell’articolo del New York Times nelle prime ore di oggi, la notizia è stata ripresa con grandissimo risalto da tutti i quotidiani francesi, che lo scorso maggio avevano dedicato per giorni e giorni il titolo principale alla vicenda. La stampa francese è già tornata a parlare di quello che potrebbe succedere con il ritorno sulla scena politica di Dominique Strauss-Kahn: il quale, fino al giorno prima dell’arresto il candidato favorito sia nelle primarie del partito socialista (previste per la fine di quest’anno), sia per la carica di presidente della repubblica francese alle elezioni del 2012.
Rispondendo alle domande dei lettori, il direttore editoriale di Le Monde Alain Frachon ha detto che sin dall’inizio la polizia e il sistema giudiziario “si sono serviti” della stampa. Le forze dell’ordine, in particolare, hanno lavorato per mettere da subito DSK nella peggior posizione possibile, e la stampa ha dato della presunta vittima un ritratto molto positivo. Non si tratta, spiega Frachon, di una critica ai soli mezzi di comunicazione statunitensi, ma ai media che hanno ripreso in tutto il mondo le informazioni con troppa precipitazione. Quando “l’accoppiata giustizia-stampa” funziona così, ha aggiunto, può avere “effetti devastanti”.
Le reazioni del mondo politico francese fanno capire che un’eventuale sviluppo dell’inchiesta favorevole a Strauss-Kahn riaprirebbe i giochi sul prossimo futuro del partito socialista. Lionel Jospin, il padre politico di Strauss-Kahn, ha detto che le ultime notizie sono un “colpo di tuono”, mentre l’ala dei socialisti più vicina all’ex direttore del FMI ha già parlato di sospendere le primarie e lancia le prime accuse a chi ha “speculato sulla sua scomparsa politica”. Martine Aubry, un’altra candidata alle prossime primarie socialiste, ha detto prima ancora della nuova udienza che le notizie che arrivavano dagli Stati Uniti le hanno procurato “una gioia immensa”. Fedele alla linea adottata già nei primi giorni dello scandalo, Sarkozy e il partito al governo hanno scelto di non commentare i fatti.
foto: DSK al suo arrivo al tribunale di Manhattan.
(Daniel Barry/Getty Images)