La pericolosa ascesa di Julius Malema
Chi è il giovane e temuto politico che potrebbe mettere a rischio il futuro del Sud Africa
L’Economist di questa settimana parla di Julius Malema, un giovane politico sudafricano che sta emergendo sulla scena nazionale e che per le sue posizioni particolarmente estreme potrebbe compromettere il percorso di pacificazione e ricostruzione del paese dopo la fine dell’apartheid. Noto soprattutto per la sua ignoranza e per le sue sparate razziste, Malema è stato recentemente rieletto a larghissima maggioranza come leader della sezione giovanile del partito al governo, il Congresso Nazionale Africano, e secondo molti analisti potrebbe presto ambire a rimpiazzare l’attuale presidente Jacob Zuma.
L’ascesa di Malema, spiega l’Economist, si fonda su una violenta propaganda populista. Parla di nazionalizzazione forzata di banche e miniere, sul modello di quanto accaduto in Zimbabwe. Si scaglia contro i bianchi dicendo che hanno rubato tutto alla popolazione nera e che lo devono restituire fino all’ultimo centesimo. E cita spesso come modelli Fidel Castro, Muammar Gheddafi e Robert Mugabe. Il leader del partito dell’opposizione Alleanza Democratica, Helen Zille, lo ha definito un “dittatore in standby” e molti altri analisti hanno espresso preoccupazioni rispetto alle possibili conseguenze della sua ascesa politica. La sua agenda è pericolosa perché estrema, ha detto Ryan Cotzee. «Il risultato sarebbe sicuramente un ulteriore impoverimento dei ceti più bassi e la nascita di una cleptocrazia gestita da un élite di teppisti staccati dalla realtà».