Si rischia una guerra nel sud est asiatico?
L'ipotesi ardita ma argomentata di un think tank australiano
Il think tank australiano Lowy Institute ha pubblicato un rapporto in cui prospetta il rischio di una guerra nel sudest asiatico. Le sempre più frequenti dispute sul Mar Cinese Meridionale, spiega, potrebbero innescare in un futuro non troppo lontano un conflitto che chiamerebbe in campo Cina e Stati Uniti.
Il rapporto si apre con un’analisi della situazione attuale. «La regione è sempre più contesa e vulnerabile rispetto a possibili scontri militari. Le difese navali e aeree dei rispettivi paesi si stanno rafforzando e i contrasti della Cina con Giappone, Stati Uniti e Filippine si intensificheranno sempre di più. Più il numero delle dispute aumenta, più aumenta la possibilità che uno di questi scontri possa sfociare in una crisi diplomatica o addirittura in un conflitto armato».
La Cina è da tempo impegnata con diversi paesi asiatici in varie dispute sulle acque del Mar Cinese Meridionale, che oltre a essere una via di comunicazione strategicamente molto importante per le economie dei paesi che ci si affacciano, potrebbe contenere ricchi giacimenti di petrolio e gas. Filippine, Malesia, Brunei e Taiwan hanno tutti nel corso del tempo avanzato le proprie rivendicazioni. A inizio giugno Cina e Vietnam si sono scontrati proprio per una presunta violazione dei reciproci confini in quelle acque. Lo scorso marzo una disputa simile era avvenuta con le Filippine.
Il governo di Pechino finora ha sempre respinto la possibilità di coinvolgere gli Stati Uniti come mediatori della disputa territoriale, dicendo che preferisce risolvere le questioni separatamente con ogni Stato. Ma lunedì il senato americano ha approvato una risoluzione in cui condanna le ingerenze della Cina nei territori di Vietnam e Filippine. Il ministro degli esteri cinese, Hong Lei, ha risposto dicendo che la risoluzione «non cambierà niente» e che i paesi non direttamente coinvolti non dovrebbero interferire. Questa settimana Stati Uniti e Filippine hanno in programma l’avvio di una serie di esercitazioni militari vicino alle acque contese del Mar Cinese Meridionale.