L’arresto di Franco Pronzato
Ritratto del consulente e manager amico di Bersani arrestato questa mattina a Genova per una storia di appalti all'ENAC
La Guardia di Finanza ha arrestato questa mattina Franco Pronzato, manager e componente del consiglio di amministrazione di ENAC, l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile. Pronzato è indagato dalla procura di Roma riguardo presunte irregolarità legate all’assegnazione di un appalto da un milione di euro per i voli di collegamento tra Roma e l’Isola d’Elba. Fino a poco tempo fa Pronzato era anche responsabile trasporto aereo per il Partito Democratico: si era dimesso dall’incarico appena informato dell’apertura dell’indagine nei suoi confronti.
Franco Pronzato è stato consulente del ministero dei Trasporti con tre diversi ministri, tutti di centrosinistra: Claudio Burlando, Tiziano Treu e appunto Pier Luigi Bersani. Genovese, durante la campagna elettorale del 2001 accompagnava Bersani in giro a Genova, di cui era definito consigliere “inseparabile”. Il sito di Pronzato tutt’ora pubblica delle foto del manager con “l’amico Pier Luigi Bersani”, nonché con Fidel Castro e la figlia di Che Guevara.
Alla fine del 2001 Pronzato aveva acquistato con alcuni soci la società Interconsult, l’azienda leader in Europa nelle perizie di container che sotto la nuova gestione aveva allargato la sua attività diventando la prima azienda europea per gestione dei sinistri. Con il ritorno del centrosinistra al Governo, nel 2006, Pronzato era tornato a fare il consulente del ministero dei Trasporti – il ministro era Alessandro Bianchi – e nel 2007 il Governo lo aveva nominato consigliere di amministrazione dell’ENAC. Nel 2011, alla scadenza del consiglio, Ponzato era stato l’unico consigliere in quota centrosinistra a essere riconfermato. Scriveva così Repubblica.
È arrivata la conferma in un consiglio che da sei membri passa a quattro. Per lui si sono spesi in prima persona il capogruppo del Pd al Senato Anna Finocchiaro e il segretario Pierluigi Bersani. Sarà l’unico in quota al centrosinistra a restare ai vertici delle società pubbliche legate al settore aeroportuale, visto che il centrodestra ha occupato tutti gli altri posti, compresi quelli disponibili nell’Enav e nell’Agenzia della Sicurezza nazionale al volo.
All’inizio di giugno, però, un’inchiesta del pm di Roma Paolo Ielo lo aveva messo nel registro degli indagati. Reati sospettati: corruzione e turbativa d’asta. L’accusa ha a che fare con l’assegnazione dell’appalto delle tratte da Roma all’Isola d’Elba. La gara era stata vinta dalla società Rotkopf, cliente di un’altra persona indagata nella stessa inchiesta, Vincenzo Morichini, ex dirigente di Ina-Assitalia (e amico di Massimo D’Alema), accusato di aver fatto da mediatore tra Rotkopf e l’ENAC attraverso Ponzato.
Secondo la procura, Franco Pronzato si sarebbe fatto corrompere da Morichini – definito da Carlo Bonini “lobbista rosso” – per assegnare l’appalto alla Rotkopf, che a sua volta avrebbe versato 89.000 euro di fatture per “consulenze inesistenti” allo stesso Morichini. Sempre Carlo Bonini su Repubblica.
[In] alcuni appunti che la Finanza avrebbe sequestrato allo stesso Morichini [ci] sarebbe traccia di una sorta di contabilità nera con cui la sua “Sdb” avrebbe assicurato un “ritorno” a Pronzato per il buon esito di quella gara. A dimostrare l’ulteriore anomalia di quell’ aggiudicazione sarebbe anche la circostanza che a vincere sia stata l’unica delle società concorrenti (la “Rotkopf”) che aveva proposto quale aereo per i collegamenti con l’Elba un monomotore, normalmente utilizzato per il trasporto merci e non passeggeri.
Non è noto per quale ragione il gip abbia disposto la custodia cautelare di Pronzato e non è noto nemmeno se altre persone siano state arrestate nell’ambito della stessa operazione. Ora Pronzato è detenuto nel carcere di Marassi.