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  • Venerdì 24 giugno 2011

Gli arresti al Comune di Parma

Il capo dei vigili urbani e altri dirigenti del Comune sono stati arrestati per una storia di tangenti e denaro pubblico usato per affari privati

Stanotte undici persone sono state arrestate a Parma dalla Guardia di Finanza. Tra queste ci sono il comandante della polizia municipale, il dirigente del settore Ambiente, il direttore generale della società IREN, il presidente della società Engioi, il presidente e il vice della cooperativa Student work service. Le accuse riguardano una storia di tangenti e utilizzo di fondi pubblici per scopi decisamente privati.

Lo scorso novembre Andrea Costa, dirigente di una holding del comune di Parma, era stato costretto alle dimissioni da un avviso di garanzia per abuso d’ufficio. In entrambi i casi il sindaco della città Vignali, che guida una giunta di centrodestra, ha ricevuto notevoli pressioni e inviti a dimettersi da parte dell’opposizione.

Gli undici arrestati, che si trovano in carcere da questa notte, sono accusati di corruzione e reati contro la pubblica amministrazione. La guardia di finanza nel corso della conferenza stampa ha parlato di un giro di soldi pubblici per mezzo milione di euro. Nel corso dell’indagine – che non è ancora conclusa – sono state fatte perquisizioni in città, in provincia e anche in altre località. Stamattina i finanzieri si sono presentati nel comando della Municipale in via del Taglio, negli uffici comunali del Duc e in municipio (FOTO). E’ stato accertato il pagamento di tangenti per diverse centinaia di migliaia di euro. Il procuratore capo di Parma Gerardo Laguardia che ha commentato: “A Parma il fenomeno della corruzione è molto diffuso. L’ex Enìa è una mucca da mungere”. Alla domanda se i politici fossero a conoscenza dell’accaduto Laguardia ha risposto ai giornalisti: “Questa è una considerazione che dovete fare voi”.

Il sistema era quello di drenare soldi al Comune tramite consulenze fittizie, fatturazioni gonfiate e servizi mai resi. Ad esempio 50-70mila euro sono state spese per una consulenza sui canali irrigui che non era di alcuna utilità all’Amministrazione. Altre 180mila euro hanno finanziato i fiori del Lungoparma, le “pink roses”, per le quali non funzionava neanche l’impianto di irrigazione. Gli arrestati con i soldi pubblici si facevano sistemare i propri giardini fatturando i lavori come se fossero servizi pubblici. Il giardino di Paco e Ax, i cani lupo dei vigili, non è mai stato realizzato: con i soldi stanziati, però, Jacobazzi ha riqualificato l’area verde della sua casa al mare a Santa Marinella.

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