I guai dei traghetti estivi
Il Secolo XIX spiega cosa sta succedendo con gli aumenti dei prezzi e i viaggi annullati
Due elementi stanno complicando le cose per i percorsi dei traghetti delle vacanze estive, e oggi il Secolo XIX – quotidiano di Genova – lo spiega in un allarmato titolo di prima pagina. Gli aumenti enormi dei prezzi soprattutto verso la Sardegna – sono state soprattutto annullate molte offerte abituali – hanno fatto diminuire in modo rilevante le prenotazioni (e in Sardegna gli arrivi sono molto bassi, con proteste e agitazioni anche da quella parte del mare), e intanto il perdurare della crisi di Tirrenia e consociate aggrava la situazione.
Le compagnie sono in rosso e cancellano le navi semivuote. I rincari, fino al 150 per cento, nel giro di un anno, e il sospetto di un cartello tra le compagnie di navigazione, sono stati solo la prima schermaglia. La guerra è aperta su tutti i fronti, e le prime vittime, tra chi ha scelto le isole, per le proprie vacanze, sono già rimaste sul campo di battaglia. Colpite a freddo ancora prima di imbarcarsi, travolte da un mare di ritardi, sballottate con un preavviso minimo da una nave all’altra, sorprese da prenotazioni che – unilateralmente – diventano carta straccia, e, a volte, cancellazionidell’ultimo minuto. Così, mentre l’estate del calendario è appena iniziata, alla vigilia della stazione delle ferie spirano venti di guerra su tutte le rotte. E la reazione di chi si sente tradito non si è fatta attendere: una pioggia di segnalazioni alle associazioni dei consumatori, minacce di class action, gruppi su Facebook. La rivolta dei viaggiatori è iniziata.
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