Obama accelera il ritiro dall’Afghanistan
Il presidente ha annunciato tempi più rapidi per il ritiro delle truppe: diecimila soldati torneranno a casa entro l'anno
Ieri sera il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha annunciato il ritiro di 33mila soldati dall’Afghanistan entro l’estate del 2012. Di questi, diecimila torneranno a casa già entro la fine di quest’anno a partire da luglio. I tempi del ritiro annunciati da Obama sono quindi più rapidi di quanto era stato suggerito dal Pentagono e vanno incontro alle crescenti richieste interne al partito Democratico per un’accelerazione della fine di una guerra che dura ormai da dieci anni. «Questa notte» ha detto Obama parlando dalla Casa Bianca «ci conforta sapere che la marea della guerra sta tornando indietro. È tempo di concentrarci sulla costruzione della nostra nazione qui a casa».
In questo momento in Afghanistan ci sono circa 100.000 soldati statunitensi, 30.000 dei quali arrivati col surge del dicembre del 2009. Lo scorso anno, durante un discorso all’accademia militare di West Point, Obama aveva promesso che l’inizio del ritiro sarebbe cominciato nel luglio del 2011. La decisione annunciata ieri sera avrà sicuramente ripercussioni anche per le sorti della campagna presidenziale di Obama. Secondo i tempi previsti, infatti, gli Stati Uniti potranno completare il ritiro dei 33mila soldati due mesi prima delle prossime elezioni. Durante la sua prima campagna elettorale, Obama si era impegnato a concludere sia la guerra in Iraq che quella in Afghanistan. Quella in Iraq si è avviata a conclusione l’estate scorsa, quando è stato ultimato il ritiro di tutte le truppe con mansioni da combattimento.