Geert Wilders assolto in Olanda
Aveva definito l'Islam una religione fascista e paragonato il Corano al Mein Kampf di Hitler
Il politico dell’estrema destra olandese Geert Wilders è stato assolto dall’accusa di incitamento all’odio razziale contro i musulmani. Wilders era sotto processo per il suo film “Fitna”, in cui le immagini dell’undici settembre scorrevano accanto ad alcuni versi del Corano, e per avere definito l’Islam una religione «fascista», paragonando il Corano al Mein Kampf di Hitler. Il suo processo era iniziato nel gennaio del 2010 ed era stato il primo in Olanda ad essere trasmesso in diretta.
Il giudice Marcel van Oosten ha motivato la sentenza di assoluzione dicendo che le affermazioni di Wilders erano «accettabili nel contesto del dibattito pubblico» di quel momento. Wilders – il Mozart olandese, come lo chiamano per la sua capigliatura – si è sempre difeso dicendo che le sue dichiarazioni erano dirette all’Islam e non ai musulmani. Rischiava un anno di prigione e una multa di 7.600 euro. Avrebbe inoltre dovuto dare le dimissioni dal suo incarico parlamentare.
Lo scorso ottobre il centrodestra olandese era stato costretto ad accettare l’appoggio esterno del partito anti-islamico e anti-immigrazione di Geert Wilders, Partito per la Libertà (PVV), per formare un governo di minoranza. Alle elezioni dello scorso giugno il PVV si era affermato come la terza forza politica del paese. Per ottenere l’appoggio dei 24 deputati di Wilders, il governo di Mark Rutte aveva dovuto inserire nel programma numerose concessioni: il bando del burqa nei luoghi pubblici, l’obbligo per gli immigrati di superare un esame di «integrazione», l’espulsione degli imam più radicali, la perdita della cittadinanza per gli immigrati che commettono reati gravi e una riduzione significativa dell’immigrazione, con tagli fino al 50 per cento dei flussi da paesi non occidentali e del 25 per cento sulle richieste di asilo politico.