Il Canada dopo gli scontri
I giornali si chiedono come sia potuto succedere e contano i danni
Le prime pagine dei giornali canadesi di oggi sono tutte dedicate agli scontri esplosi ieri notte a Vancouver dopo la sconfitta dei Canucks durante la finale del campionato di hockey su ghiaccio. Gli editoriali cercano di spiegarsi come sia potuta esplodere tanta violenza all’improvviso e chi ci sia dietro, posto che ci sia qualcuno di organizzato. E la conclusione a cui arrivano più o meno tutti è: «Che vergogna».
Da ieri mattina molti proprietari dei negozi insieme a molti volontari hanno iniziato a ripulire le strade e cercare di riportare il centro della città a un minimo di normalità dopo la devastazione subita. I danni non sono ancora stati stimati con precisione, ma al momento sembrano superiori a quelli del 1994, circa un milione di dollari, quando si verificò un episodio simile sempre in seguito a una sconfitta dei Canucks. Centosettanta persone sono rimaste ferite, quattro si trovano ancora in ospedale. Il sindaco, Gregor Robertson, ha promesso che ci sarà un’inchiesta su quanto accaduto e ha difeso la polizia, accusata di essere stata colta del tutto impreparata: «Cercheremo sicuramente di capire i motivi che hanno portato agli eventi di ieri notte. La scala e l’organizzazione dei criminali pongono una sfida molto difficile».
Cento persone sono già state arrestate dalla polizia, ma le indagini saranno sicuramente aiutate dalle decine di video che sono stati pubblicati su Youtube e Facebook, in alcuni casi dagli stessi autori delle violenze che non si sono preoccupati di nascondere la loro identità. La polizia aveva garantito che il suo piano di sicurezza da 1,3 milioni di dollari, insieme alla chiusura di tutti i negozi che vendevano alcolici fin dal primo pomeriggio, avrebbe impedito il ripetersi degli episodi del 1994. Invece gli agenti in molti casi sono sembrati totalmente sopraffatti dalle dimensioni della violenza. Molti incendi che erano stati appiccati per le strade sono stati abbandonati dopo che i vigili del fuoco sono stati ripetutamente attaccati dai vandali. Alcuni dipendenti dello Hudson’s Bay Company si sono chiusi a chiave dentro alle loro stanze e ci sono rimasti per ore prima di essere recuperati dai vigili del fuoco, mentre le persone rubavano di tutto.
Come spiega il New York Times oggi, l’incapacità della polizia di opporsi agli scontri è stata particolarmente sorprendente soprattutto se confrontata con quanto invece avvenne durante le Olimpiadi invernali del 2010, quando gli agenti riuscirono a tenere sotto controllo un numero di persone molto superiore.