Concita De Gregorio lascia l’Unità?
Circola voce da tempo, insieme al nome del suo possibile successore: oggi se ne parla in rete
Aggiornamento. L’Unità su Twitter annuncia la pubblicazione sul giornale di domani di una “lettera di Concita De Gregorio ai lettori”. Renato Soru, invece, ha parlato al telefono con Pippo Civati e poi gli ha scritto questa email, che Civati ha pubblicato sul suo blog.
Caro Pippo,
ti ringrazio per la telefonata che abbiamo appena avuto, duranta la quale ho avuto modo di fugare i tuoi dubbi sull’ipotetico cambio di direzione all’Unità.
Ritengo utile condividere il senso della telefonata con i tuoi lettori.
Come ti ho detto, all’Unità non esiste alcuna opera di normalizzazione nei confronti di Concita né da parte mia né da parte del PD.
Insieme a Concita abbiamo vissuto tre anni difficili e condiviso il progetto di rilancio del giornale che ha portato l’Unità sulle nuove piattaforme tecnologiche e all’equilibrio finanziario.
E condivido la soddisfazione di Concita, più volte da lei ribadita in seguito ai risultati elettorali e allo sdegno finalmente montante nella società italiana.
Se qualcosa cambierà all’Unità sarà anche per dare spazio alle sue legittime aspirazioni e, in ogni caso, come editore continuerò a tutelare il giornale come luogo di confronto e dibattito per quanti vogliono contribuire alla ricostruzione del Paese dopo il ventennio di berlusconismo e per chi vuole partecipare alla definizione dell’identità e del progetto del Partito Democratico.
Un caro saluto,
Renato Soru
***
Un articolo pubblicato sul giornale online Lettera43 ha messo online le voci che circolano intensamente da qualche settimana riguardo una presunta imminente uscita di Concita De Gregorio dalla direzione dell’Unità, e che stanno venendo molto raccolte e commentate in rete (ne ha scritto pure una blogger dell’Unità, Mila Spicola, in un post poi cancellato). Ogni giornale ha voci sul cambio di direzione che girano per tempi lunghi e infine inevitabilmente si concretizzano, questa però ha qualche fondamento.
Concita De Gregorio dirige l’Unità dall’agosto del 2008, poco dopo l’acquisizione della società editrice da parte di Renato Soru, imprenditore, fondatore di Tiscali e all’epoca presidente della regione Sardegna. Nel corso di questi anni l’Unità ha affrontato grandi cambiamenti: un profondo rinnovamento grafico ed editoriale e, durante la primavera del 2009, un doloroso piano di ristrutturazione e risanamento volto a sistemare i pericolanti conti dell’azienda. Il numero delle copie vendute è aumentato lentamente ma costantemente dall’insediamento di Concita De Gregorio fino alla metà del 2010, quando invece ha cominciato a scendere assestandosi intorno alle 40.000 copie vendute al giorno. Gli accessi sul sito Internet – che ha conosciuto un rinnovamento altrettanto profondo – sono aumentati invece intensamente e costantemente nel corso di questi anni.
I cambiamenti alla direzione dell’Unità sarebbero collegati non solo ai numeri delle vendite ma anche alle mutate intenzioni di Renato Soru, che ha da tempo manifestato l’intenzione di cedere la proprietà della società editoriale. Le due cose, quindi, sono collegate: l’uscita di Concita De Gregorio dalla direzione dell’Unità è vicina, ma potrebbe avvenire nel giro di poche settimane così come dopo l’estate, e tra l’altro la stessa De Gregorio potrebbe restare all’interno dell’azienda ricoprendo un incarico di tipo diverso. Se invece Soru trovasse un acquirente per il pacchetto di maggioranza della società editoriale, tutto sarebbe fisiologicamente rimesso in discussione.
Il principale nome che circola come alternativa a Concita De Gregorio è quello di Claudio Sardo, cronista politico del Messaggero, di recente autore di un libro-intervista a Pier Luigi Bersani. Il Partito Democratico ufficialmente non ha voce in capitolo in merito alla proprietà dell’Unità, che è un’azienda privata e indipendente: il partito però è titolare di molti abbonamenti ed è sicuramente interessato, per una questione di “immagine”, a dare all’Unità una proprietà economicamente stabile e una direzione politicamente riconoscibile. In questo senso non va sottovalutata l’opinione dei giornalisti dell’Unità: nel 2007 le loro esternazioni contro il possibile acquisto della testata da parte della famiglia Angelucci risultarono secondo molti determinanti nel far fallire l’accordo; e in questi anni l’aperta insofferenza verso Concita De Gregorio di una parte della redazione ha reso complicata la distribuzione delle mansioni e l’organizzazione del lavoro dei giornalisti.
foto: AP Photo/Andrew Medichini