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  • Martedì 14 giugno 2011

Cinque miti sulla bandiera americana

Oggi negli Stati Uniti è il Flag Day e si festeggiano tutte le 13 strisce e le 50 stelle, tra realtà e leggenda

(Chip Somodevilla/Getty Images)
(Chip Somodevilla/Getty Images)

Oggi negli Stati Uniti è il Flag Day, il giorno che celebra e commemora l’adozione della bandiera, quella a stelle e strisce, che avvenne con una risoluzione votata il 14 giugno del 1777 nel corso del Secondo congresso continentale, la riunione dei rappresentanti delle tredici colonie britanniche del nord America. Il Giorno della Bandiera fu istituto dal presidente Woodrow Wilson nel 1916 e nel 1949 il Congresso promulgò una legge stabilendo che il 14 giugno diventasse il National Flag Day.

Il Giorno della Bandiera non è, tuttavia, un giorno di vacanza negli Stati Uniti. La bandiera viene festeggiata con iniziative e commemorazioni, ma si lavora normalmente come negli altri giorni feriali, fatta eccezione per lo stato della Pennsylvania, che a partire dal 1937 ha deciso di fare vacanza in questo giorno.

Sulla bandiera degli Stati Uniti ci sono storie che a volte declinano verso la leggenda. Qui al Post abbiamo deciso di riprendere un interessante articolo del Washington Post per sfatare qualche mito sulla bandiera più conosciuta e riprodotta nella storia, dalle magliette alle tazze passando per le spille e le opere d’arte.

1. Betsy Ross ha realizzato la prima bandiera americana
Non è esattamente una nozione che si trova sui libri di storia, ma resta la leggenda più diffusa sulla bandiera: Betsy Ross, una cucitrice di Philadelphia al servizio di George Washington, nel 1776 sarebbe stata incaricata dal presidente in persona di progettare e realizzare quello che sarebbe diventato il simbolo degli Stati Uniti (con tanto di piccolo litigio tra i due sul numero di punte delle stelle, lui avrebbe voluto imporle a sei punte ma lei lo persuase sulle cinque).

La storia fu diffusa dal nipote di Betsy Ross, William Canby, quasi cento anni dopo, e a trarne maggior profitto fu il pittore e imprenditore Charles H. Weisgerber, che realizzò l’iconica immagine della donna al lavoro sulla bandiera: ma non fu mai presentata alcuna prova a sostegno di quella che diventò a tutti gli effetti una leggenda, anche se tuttora molto popolare. L’unica certezza è che la sarta Betsy Ross, effettivamente, cuciva bandiere negli anni Settanta del 1700.

2. Il rosso, blu e bianco della bandiera simboleggiano il sacrificio americano
Nessun documento ufficiale dà motivazione ai colori scelti per la bandiera, o vi attribuisce un significato particolare. Il segretario del Congresso Continentale, Charles Thomson, scrisse sul suo rapporto in occasione dell’approvazione della bandiera: «Bianco significa purezza e innocenza. Rosso resistenza e valore e blu… Significa vigilanza, perseveranza e giustizia.»

Ma questi colori non hanno, né hanno mai avuto, alcun significato ufficiale. Gli storici sono convinti che l’uso di rosso, bianco e blu nella Stelle e strisce abbia semplicemente a che fare col fatto che le bandiere dei primi coloni usavano quei colori. E non c’è alcun dubbio sulla provenienza dei colori delle prime bandiere coloniali: sono gli stessi della Union Jack, la bandiera del Regno Unito.

3. Il “Pledge of Allegiance”, il giuramento di fedeltà alla bandiera, è stato per lungo tempo declamato dal Congresso e altre istituzioni governative
Il giuramento fu scritto nel 1892 per una celebrazione nelle scuole pubbliche della nazione in occasione del quattrocentesimo anniversario dello sbarco di Colombo, e sei anni dopo lo stato di New York fu il primo a imporlo come testo da recitare all’inizio di ogni giornata scolastica nelle scuole pubbliche. Questa abitudine fu assunta anche in altri stati e rimase tale fino al 1988, quando diventò un elemento dello scontro elettorale tra il democratico Dukakis (che come governatore del Massachusetts si era opposto a introdurlo con una legge nel suo stato ritenendo la cosa incostituzionale) e George H. W. Bush. Nel settembre dello stesso anno, quando si inasprì lo scontro tra i due, il giuramento fu recitato per la prima volta nella Camera, e fu determinato che da quel momento in poi dovesse sempre aprire i lavori. Il Senato cominciò a recitare quotidianamente il giuramento solo nel 1999. Ora viene recitato in buona parte degli enti pubblici.

4. È illegale bruciare la bandiera americana
Era illegale fino al 1989, quando la Corte suprema decretò durante un processo che bruciare la bandiera è una forma simbolica di discorso, e pertanto protetta dal primo emendamento. La decisione invalidò una legge nazionale sulla profanazione della bandiera e molte leggi simili in quarantotto stati (a fare eccezione erano Wyoming e Alaska). Nonostante l’approvazione da parte del Congresso del Flag Protection Act, un atto ufficiale di protezione della bandiera, la Corte Suprema lo bocciò nel 1990 sempre sulla base del primo emendamento. Da allora i tentativi da parte di vari movimenti di far approvare una legge costituzionale per rendere illegale la profanazione della bandiera sono stati e continuano ad essere innumerevoli: tutti respinti.

5. Non ci sono problemi nell’indossare una maglietta a stelle e strisce
Lo United States Flag Code, la legge che comprende le regole per l’esposizione della bandiera, non sembra essere molto favorevole all’utilizzo della bandiera per scopi commerciali. Le norme vietano formalmente di utilizzarla sui prodotti allo scopo di fare pubblicità, richiamare l’attenzione o avere funzione decorativa.

In altre parole, quando indossi una maglietta o un cappellino mentre sei steso su un asciugamano con la bandiera Americana vicino alla tua sedia da campeggio, stai violando il Flag Code. Il codice, che fu preparato nel corso della prima National Flag Conference di Washington nel 1923, fa parte delle leggi dello Stato. Tuttavia non è applicato, e non è applicabile. È solamente un insieme di linee guida, che consentono agli americani di sapere che cosa fare – e che cosa non fare – con l’emblema rosso, bianco e blu.